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Attualità | 31 maggio 2020, 20:33

Il mese di maggio si conclude dolorosamente nell'Astigiano. Tre persone decedute nell'arco di una manciata di ore

Oggi si piange la scomparsa di Ito De Rolandis, Roberto Genta e Feliciano Gaggioli, tre persone molto conosciute e amate nei loro settori

Il mese di maggio si conclude dolorosamente nell'Astigiano. Tre persone decedute nell'arco di una manciata di ore

Una fatalità, un destino che incrocia le vite di persone e di tutte quelle che li hanno conosciuti ed amati.

Sotto lo stesso cielo sono morte ben tre persone conosciutissime e amatissime nell'Astigiano: Ito De Rolandis, Feliciano Gaggioli e Roberto Genta.

Giornalisti De Rolandis e Gaggioli, ex presidente Acli e impiegato comunale Roberto Genta.

Ito De Rolandis, 86 anni, pronipote dell'inventore del Tricolore, conociutissimo non solo a Castell'Alfero, è stato tra le prime voci di Radio Rai. Il figlio Alessandro ha scritto su Facebook:" Abbiamo scampato il coronavirus che non ci ha toccato, ma la vita è fragile. Negli ultimi giorni ha dovuto lottare da solo, sotto la tutela dei medici, e la famiglia è rimasta obbligatoriamente a casa. Ha lasciato tutto qua. Non si è portato via nulla, nemmeno i ricordi perché ce li aveva raccontati tutti. Ci ha lasciato anche tanta tristezza, amarezza, un grande vuoto, e il suo fazzoletto nella mia tasca. È stato un compagno di viaggio ideale.
Un pensiero va ai suoi amici, che sono sempre stati parte fondamentale della sua esistenza, abbondantemente ricordati nelle sue frequenti narrazioni: amici".

Per Feliciano Gaggioli (morto in realtà ieri ma la notizia si è diffusa solo oggi), giornalista sportivo e impiegato Asl il ricordo del collega Claudio Rosmino, oggi a Euronews;"Ad Asti non c’è giornalista sportivo che non ti debba ringraziare per il tuo esempio, la tua passione, la tua umanità.E quando non era in redazione, si poteva incontrare il tuo saggio sorriso sincero dietro lo sportello dell’Asl di via Orfanotrofio.Quante belle chiacchierate in tribuna allo stadio Censin Bosia, quante volte mi hai passato i tuoi pezzi scritti a macchina per il Gazzettino prima e l’Eco del Lunedì poi. Il giornalismo e lo sport astigiano hanno perso un grande uomo. Io ho perso un amico e un esempio. Ciao Feliciano".

Di qualche ora fa la notizia della scomparsa di Roberto Genta, 65 anni, che combatteva da un anno con una malattia che non gli ha lasciato scampo. Impiegato comunale all'Istruzione, da sempre impegnato nel sociale ed ex presidente dell'ACLI.

"Ho lavorato con lui in questi ultimi anni su tanti progetti, sono veramente dispiaciuta" ha dichiarato l'assessore Mariangela Cotto e il consigliere Malandrone, ricordando il lungo impegno nelle ACLI scrive:"Roberto era l'uomo delle domande, non che non avesse risposte, ma voleva farmi crescere e mi guardava con un aria divertita, con occhi che inseguivano un'utopia che stava un po' più in là delle mie scorribande. Ricordo un cartello nella sede "non abbiamo santi in paradiso" e una foto di Augusto Daolio che fa un segno con le dita di disubbidienza. Loro a me , ragazzo di periferia hanno sempre dato fiducia, anche in mezzo ai miei deliri. Roberto è stato parte del mio percorso di formazione e crescita: un maestro".

Tre destini uniti dall'amore dell'Astigiano e dei tanti che li hanno conosciuti. Alle famiglie le condoglianze della nostra redazione

Betty Martinelli

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