La questione sicurezza al Pronto Soccorso dell'ospedale Cardinal Massaia di Asti approda con forza in parlamento. Dopo la visita e l'interrogazione preannunciata lunedì dalla senatrice del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, che ha incontrato ad Asti i sindacati per affrontare il tema delle reiterate aggressioni al personale, ora anche il deputato astigiano della Lega, l'Onorevole Andrea Giaccone, che di questi temi si era occupato in passato anche in veste di assessore comunale alla Sicurezza, ha portato la situazione all'attenzione del governo.
Il deputato ha infatti presentato un'interrogazione (che riportiamo integralmente nell'allegato) ai Ministri dell’Interno e della Salute per discutere delle aggressioni subite dal personale sanitario astigiano.
Giaccone ha voluto innanzitutto ribadire la solidarietà della Lega agli operatori sanitari. Persone che, ha sottolineato: “svolgono un servizio di inestimabile valore per la tutela della vita e della salute pubblica”, e che “devono poter svolgere il proprio lavoro senza rischiare di essere aggrediti”.
L'esponente leghista ha ricordato che il governo è già intervenuto sul tema con il decreto legge 137 del 2024 (convertito nella legge 171/2024). Queste misure prevedono l'arresto in flagranza, anche differita, per i responsabili di lesioni personali agli operatori o di danneggiamento delle strumentazioni, e secondo il deputato “vanno nella direzione di assicurare la tranquillità e la sicurezza lavorativa degli operatori sociosanitari”,.
Nonostante ciò, Giaccone ha aggiunto che “la Lega è al lavoro per potenziare ancora di più l'apparato di prevenzione e sicurezza nei pronto soccorso e nelle strutture ospedaliere del Paese”.
Secondo il parlamentare, bisogna prestare particolare attenzione ai presidi più esposti e lavorare sulla prevenzione e sulla deterrenza. È necessario fermare “il grave problema di chi commette ripetute aggressioni contro il personale sanitario”. Per questo, ha concluso, è essenziale “applicare in modo chiaro e visibile le nuove pene più severe, a tutela dei lavoratori e dei pazienti”.














