21 giugno. Musicisti, appassionati e grandi ascoltatori sono chiamati a celebrare la Festa della Musica, una manifestazione ormai consolidata; una tradizione sempre più sentita e radicata negli animi degli italiani.
Un sapore amaro
Quest'anno, però, la Festa della Musica ha un sapore diverso. È un gusto amaro quello che lascia in bocca, per ascoltatori costretti a rivedere il modo in cui partecipare ai concerti, ma soprattutto per gli addetti ai lavori.
Cantautori, musicisti, produttori, ma anche uffici stampa di case discografiche e tutti coloro che dall'universo musicale traggono linfa vitale chiedono al Governo più attenzione.
Attenzione a un comparto che per il momento è stato messo in secondo piano e che durante il lockdown e dopo ha dovuto abbassare le serrande, come tantissimi italiani alle prese con la gestione delle loro attività.
#iolavoroconlamusica
Ecco che stanno spopolando sui social foto di musicisti e addetti ai lavori con cartelli con su scritto #iolavoroconlamusica. Un gesto simbolico, ma nello stesso tempo concreto. Una richiesta di attenzione silenziosa, educata, ma nello stesso tempo un urlo di rabbia per dire a tutti che c'è chi di musica ci vive e adesso non ci vive più.
Anche nell'Astigiano sono tantissimi i musicisti che hanno aderito a questa campagna di sensibilizzazione, tra cui Massimo Cotto, Matteo Curallo, Roberto Sburlati, Fabio Gallo, Massimo Visentin e molti altri.
Uniti nella distanza ai big della musica come Vasco Rossi, Irene Grandi, Erman Meta, Emma Marrone, Marco Carta e molti altri, gli artisti vogliono far sentire la propria voce, sperando che domenica prossima non non sia di nuovo una giornata senza musica.