Non sono solita utilizzare questa modalità di comunicazione, ma oggi mi sento costretta ad appellarmi al potere della comunicazione tramite il vostro giornale, quantomeno per smuovere alcune coscienze.
Vorrei denunciare qualcosa di inaccettabile che sta avvenendo nella gestione dell'emergenza covid19 da parte di alcuni medici di medicina generale (pochi, spero).
Vengo contattata da giorni da pazienti NON miei assistiti i quali mi chiedono aiuto in quanto, pur lamentando sintomi importanti (criteri cosiddetti "maggiori" per la diagnosi differenziale del covid) come febbre, anosmia (mancanza di olfatto), ageusia (mancanza di gusto) NON vengono presi in carico dal proprio curante, NON vengono messi in piattaforma ASL per eseguire tampone rinofaringeo.
Uno di tali pazienti, di propria iniziativa, dopo giorni di febbre elevata, nonostante le chiamate al curante, si reca in PS e viene ricoverato per essere sottoposto a supporto ventilatorio e terapia medica antibiotica e antiretrovirale. Altri pazienti NON miei assistiti riferiscono di essere CONVIVENTI di pazienti POSITIVI ma di NON essere stati messi in isolamento fiduciario.
Perché tutto ciò?
Alla luce di ciò mi appello con tutte le mie forze ai miei colleghi: seguiamo TUTTI LE LINEE GUIDA ASL, seguiamo i protocolli di segnalazione, tracciamo con attenzione i positivi e i loro contatti… Tutto ciò e faticoso, ci costa ore e ore di lavoro, ruba tempo ai nostri affetti ma siamo in EMERGENZA SANITARIA… collaboriamo tutti per frenare il contagio.
Solo con la tracciabilità e la denuncia dei pazienti positivi POSSIAMO e DOBBIAMO frenare il contagio.
Grazie,
Medico di medicina generale Asti Centro
(Lettera firmata)