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Attualità | 17 novembre 2020, 12:56

La Colletta Alimentare diventa 'immateriale' e si estende su più giorni: dal 21 novembre all'8 dicembre

Si potrà donare mediante delle card disponibili alle casse dei punti vendita coinvolti, tramite sito o acquistando derrate in una specifica sezione su Amazon

La Colletta Alimentare diventa 'immateriale' e si estende su più giorni: dal 21 novembre all'8 dicembre

L’emergenza pandemica che ormai da mesi attanaglia tutto il mondo e le conseguenti limitazioni finalizzate a contenere l’espandersi del contagio inevitabilmente comportano e comporteranno anche la necessità di apportare rilevanti modifiche allo svolgimenti di eventi solidali ben radicati.

Quale la giornata della colletta alimentare che, giunta alla 24esima edizione, cambia forma ma non sostanza, ‘dematerializzendosi’ per adeguarsi alle norme anti-Covid e ampliandosi nel periodo compreso tra il 21 novembre e l’8 dicembre.

Pertanto, a differenza di quanto avvenuto nelle scorse edizioni dell’iniziativa, non troveremo ai banchi dei supermercati i volontari che inviteranno a donare, ma lo si potrà fare mediante tre modalità ‘immateriali’.

Ad iniziare dall’utilizzo di gift card, disponibili presso i punti vendita associati e utilizzabili più volte, mediante le quali si potrà decidere di donare 2, 5 o 10 euro che verranno “convertiti” in donazioni alimentari di pari valore. In alternativa, si potrà effettuare la donazione per l’importo voluto collegandosi al sito www.collettalimentare.it o ancora, dal primo al 10 dicembre, acquistando alimenti da donare da una specifica sezione sul portare di e-commerce Amazon.

Per quanto riguarda l’Astigiano, rispetto ai grandi numeri del passato vi sarà una partecipazione molto più limitata di esercizi commerciali, dovuta al fatto che non tutti i punti vendita erano in condizioni di allestire in tempi estremamente rapidi il sistema di gift card. Pertanto, al momento, sono 26 i punti vendita coinvolti (25 nell’Astigiano e uno nella vicina Santo Stefano Belbo, paese che fa capo alla sezione astigiana del Banco Alimentare, elenco visionabile nel file in allegato o, aggiornato costantemente, su www.collettalimentare.it), oltre al gruppo 3A che, pur non attivando il sistema di gift card, donerà al Banco Alimentare stock di alimenti da destinare ai più bisognosi.

INIZIATIVA ANCORA PIU' IMPORTANTE PER CONTRASTARE LE NUOVE POVERTA' 

“L’aggravarsi della crisi – ha spiegato nel corso di una conferenza stampa online Antonio Bagnulo, responsabile dell’iniziativa per Coldiretti, da sempre ‘alleata’ del Banco Alimentare – ha inevitabilmente costretto a far diventare unica possibilità di donazione quella che, inizialmente, era stata pensata come modalità di supporto a quella canonica. Pertanto, poiché non potranno esserci volontari alle casse dei punti vendita, nel periodo di raccolta attueremo una serie di iniziative volte a sensibilizzare i cittadini e far conoscere l’iniziativa”. “Ritengo sia fondamentale, in questo momento difficile, essere vicini a questa iniziativa – ha aggiunto Diego Furia, direttore di Coldiretti AstiColdiretti è con loro sempre, ma oggi più che mai è importante sensibilizzare le persone e invitarle a donare”.

L’emergenza ha generato nuova povertà ha aggiunto Vincenzo Calvo, vicepresidente della sezione astigiana dell’Associazione Alpini, che partecipa da sempre attivamente all’iniziativa – Per cui sicuramente lo sforzo di raccolta deve essere ancora più forte. Quel che è certo è che noi alpini ci siamo e ci saremo, potete contare su di noi e sulle nostre donazioni”.

L’apporto del volontariato e dei volontari ha consentito all’Italia di non essere un’anatra zoppa nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia – ha affermato Giuseppe Ferrero, responsabile del Banco Alimentare di Asti – L’obiettivo del Banco Alimentare è fornire supporto ‘dal basso’ a chi ne ha più bisogno, anche per riempire il vuoto che sentiamo intorno a noi e che la politica non è in grado di colmare”. “La card è certo immateriale, ma quando la passiamo alla cassa immaginiamola come un paniere di beni”, ha rimarcato.

Al Banco Alimentare, ai partner dell’iniziativa e a quanti quotidianamente operano in favore dei più deboli è giunto anche il ringraziamento del sindaco Maurizio Rasero e dell’assessore ai Servizi Sociali Mariangela Cotto, che hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto, fornendo “un importante contributo che le istituzioni, da sole, non potrebbero dare”.

L'IMPEGNO DEL BANCO ALIMENTARE AD ASTI E IN PIEMONTE

Nel 2019 con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare sono state raccolte in Piemonte 770 tonnellate di cibo (oltre 43 in provincia di Asti) che si sono trasformate in 1.4 milioni di pasti per persone bisognose.

La Colletta Alimentare, gesto con il quale Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2020 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, all’Associazione Nazionale Bersaglieri, alla Società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali e altre associazioni caritative. Nell’astigiano, inoltre, è da sempre consolidata la collaborazione con la Coldiretti di Asti, con le Strutture Caritative convenzionate con il Banco Alimentare, con vari gruppi giovanili parrocchiali, Associazioni e Clubs di servizio, con il Gruppo 3a supermercati Despar nord ovest.

Main sponsor: UnipolSai Assicurazioni, Eni

Partner istituzionale: Intesa Sanpaolo

Sponsor: Coca-Cola

Partner logistico: Number1 Banco Alimentare del Piemonte

Banco Alimentare del Piemonte promuove il recupero delle eccedenze alimentari dal campo alla ristorazione aziendale e la loro redistribuzione oggi a circa 600 Strutture Caritative che assistono 107.469 persone bisognose in Piemonte. Nel 2020 ha già distribuito in Piemonte 5.034 tonnellate di alimenti.

Attraverso la sede di Asti vengono aiutate annualmente 25 Strutture Caritative (Associazioni, Parrocchie, ecc.), con oltre 6000 persone indigenti e quasi 400 tonnellate di cibo distribuite.

Gabriele Massaro

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