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Economia e lavoro | 22 gennaio 2021, 17:18

Asti Spumante e Moscato d'Asti chiudono il 2020 con +8,4% di bottiglie prodotte e volano a 91 milioni (VIDEOINTERVISTE)

Bilancio positivo per il Consorzio dell'Asti, nonostante le difficoltà del Covid e rinnovo del CdA. Nuovo presidente Lorenzo Barbero. Vicepresidente Stefano Ricagno. Barbero: "Grande onore e onere. Sarà presidenza nel segno della continuità"

Asti Spumante e Moscato d'Asti chiudono il 2020 con +8,4% di bottiglie prodotte e volano a 91 milioni (VIDEOINTERVISTE)

Numeri importanti nonostante la crisi economica generata dal Covid 19 per il Consorzio dell'Asti e Moscato d'Asti docg che con oggi ha presentato al pubblico il nuovo consiglio di amministrazione. 

È Lorenzo Barbero il nuovo Presidente del Consorzio per la tutela dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg. Classe 1961, enologo, grande appassionato di vini spumanti e Vermouth e direttore dello stabilimento Campari di Canale d’Alba, Barbero succede a Romano Dogliotti, storico e rinomato produttore del territorio, in carica dal 2017.

Chi è Lorenzo Barbero

Dopo un ingresso in Campari come responsabile delle attività enologiche della Cinzano, Barbero ha partecipato, tra le altre cose, alla realizzazione dello stabilimento di Novi Ligure, incrementando ancora di più il proprio know-how sulla produzione di spumanti e Vermouth. Tra le numerose cariche ricoperte vi sono quella di Consigliere Nazionale di Assoenologi, del Consorzio dell’Asti, del Brachetto e dell’Alta Langa.

Vicepresidenti del neo-eletto Comitato di Presidenza sono: Stefano Ricagno in qualità di Vicepresidente Senior, Piergiorgio Castagnotti, Flavio Giacomo Scagliola, Massimo Marasso e Bruno Fortunato.

Una presidenza nel segno della continuità

"Sono onorato per questa nuova nomina. Ci molti onori, ma anche molti oneri. Sarà sicuramente una presidenza di continuità con quanto fatto prima di me. Assumo questo incarico con l’entusiasmo e la passione che devo a una grande denominazione e a un comparto che ha saputo affrontare al meglio la difficile prova dell’anno passato", è il commento di Barbero.

 

Il presidente uscente, Romano Dogliotti

Barbero prende il posto di Romano Dogliotti, che commenta così la fine del suo mandato: "Lascio l’incarico di Presidente di un Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg che è tornato a fare comunicazione e marketing. I dati del 2020 ci consegnano l’immagine concreta di un comparto in salute che, proprio nell’anno terribile della pandemia, è riuscito a resistere con strategie diversificate. Per il futuro mi auguro che il Consorzio, d’intesa con tutti gli attori della filiera produttiva, dai vignaioli alle Case spumantiere, dalle cooperative ai vinificatori, sappia trovare ancora di più quell’unità e quell’intesa che merita una denominazione così importante non solo per il Piemonte, ma per l’Italia e il Made in Italy”.

Bilancio positivo

Nonostante l’anno difficile appena trascorso, infatti, le bollicine aromatiche piemontesi chiudono il 2020 con numeri importanti a livello mondiale, registrando una crescita dell’8,4% rispetto al 2019, per un totale di 91.590.374 di bottiglie prodotte, rispetto alle 84.490.188 dell’anno precedente. In particolare, sono state prodotte 53.420.736 bottiglie di Asti Docg (nel 2019 erano 51.210.932) e 38.169.638 bottiglie di Moscato d’Asti Docg (nel 2019 erano 33.169.638).

A livello globale, si segnala la grande performance degli Stati Uniti, dove sono stati esportati oltre 28 milioni di bottiglie contro i 20 del 2019, e dove a fare da padrone è stato il Moscato d’Asti Docg, che è passato dai 15 milioni di bottiglie agli oltre 22 milioni, a testimonianza del crescente apprezzamento dei consumatori d'oltreoceano nei confronti di un prodotto storico della tradizione vitivinicola piemontese.  

L’Asti Docg, invece, è riuscito a conquistare un’importante fetta di mercato in UK, con un incremento di quasi 2 milioni di bottiglie, mentre la Russia si conferma primo mercato estero con quasi 11 milioni di bottiglie.

Nel mondo, l’Asti Spumante Docg segna un 55,3% di esportazioni in Europa, cui seguono Russia (21,9%), Nord e Sud America (16,5%) ed Asia (8,8%), mentre il Moscato d’Asti Docg conta su un 72,4% di esportazioni in Nord e Sud America, mentre i valori di Europa e Asia sono rispettivamente 18,3% e 8,6%.

Il successo del brand ambassador Alessandro Borghese

"La pandemia non ci ha aiutati a essere presenti sul territorio fisicamente, ma grazie al brand ambassador Alessamdro Borghese e alle varie campagne social e tv, siamo riusciti a portare avanti l'obiettivo della valorizzazione della denominazione. La collaborazione con lo chef proseguirà e sarà affiancata da numerosi progetti sul territorio, a cominciare dalle rotonde griffate", spiega il vicepresidente Stefano Ricagno.

Nell'anno più difficile è comunque continuata anche la lotta alla contraffazione del prodotto.

La lotta alle contraffazioni

"Prime stime parlano di almeno 2 milioni di bottiglie false di Asti al mondo soprattutto nell' est Europa. Sono arrivate false segnalazioni anche su cosmetici che contengono falso Moscato", spiega il direttore del Consorzio, Giacomo Pondini.

Tra le novità del Consorzio l'inserimento nel disciplinare di produzione del logo della denominazione. Il logo sarà presente su tutte le bottiglie, a rilanciare l'immagine del consorzio come denominazione.

Nel 2022 arriva il Canelli DOCG

Tanti progetti, invece, sulla sottozona canellese.

"Stiamo lavorando per creare la DOC territoriale di Canelli. L'iter al momento è a Roma, per essere approvato in comitato vitivinicolo nazionale e poi a Bruxelles. Speriamo di poter arrivare alla conclusione entro la vendemmia 2022. Lo chiameremo Canelli, ma resteremo all'interno del Consorzio", spiega uno dei vicepresidenti, Flavio Giacomo Scagliola.

Eco friendly e bio: gli obiettivi futuri

Tra i progetti del nuovo CdA riveste un ruolo importante anche la sostenibilità ambientale.

"Puntiamo alla sostenibilità ambientale, all'etica e anche al mondo bio. Già alcune aziende del Consorzio hanno iniziato questo percorso", conclude il presidente Barbero.

 

 

 

Elisabetta Testa

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