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Economia e lavoro | 10 febbraio 2021, 10:22

Legge di bilancio 2021: aumentato il congedo di paternità obbligatorio e retribuito

Salvatore Bullara, FP Cisl Alessandria Asti, contesta: "Tale disposizione vale, incomprensibilmente, solo per i padri lavoratori dipendenti del settore privato"

Padre con bambino su una balla di fieno

Immagine generica di archivio

La legge di bilancio 2021, con il comma 363 dell’art.1 ha aumentato il congedo di paternità obbligatorio e retribuito, portandolo da 7 a 10 giorni (nel 2019 era 5 giorni), adeguandosi così al minimo richiesto dall’UE con la direttiva europea 2019/1158.

In attesa delle disposizioni dell’INPS che stabiliranno le modalità tecniche per la fruizione del congedo (presumibilmente le stesse degli anni precedenti) si precisa che i 10 giorni sono fruibili interamente solo per le nascite avvenute dal 1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021 (fino al 31 dicembre 2020 infatti i giorni erano 7, più eventualmente un altro, facoltativo, in sostituzione della madre e in accordo con questa) e spettano anche in caso di adozioni, affidamenti e di feto nato morto.

Purtroppo – dichiara Salvatore Bullara, FP Cisl Alessandria Asti - come ormai consuetudine, tale disposizione vale, incomprensibilmente, solo per i padri lavoratori dipendenti del settore privato”. La legge di bilancio 2021 infatti ha disposto espressamente che per i dipendenti pubblici occorre aspettare un decreto del ministero della funzione pubblica per cui i dipendenti pubblici possono prendere solo i 3 giorni previsti dal contratto per ‘particolari motivi’. “Una bella discriminazione – continua Bullara - che va avanti da anni ormai e che, anno dopo anno, è diventata sempre più grave ed evidente, nonostante già stata contestata in passato, sia a livello nazionale che regionale (ricordiamo che analoga discriminazione era presente nel progetto Ri.Ent.R.O. della regione Piemonte, ed era stata denunciata dalla scrivente organizzazione sindacale), ma i governi hanno finora fatto finta di nulla, in attesa della solita condanna dell’UE,  che prima o poi arriverà, e i cui costi si scaricheranno sulla collettività”.

Possono chiedere 10 giorni di congedo retribuito obbligatorio per la nascita di un figlio i padri lavoratori dipendenti del settore privato. La richiesta è valida per ogni figlio nato/affidato/adottato dal 1/1/21 al 31/12/21.

Anche questo provvedimento quindi, pur nella sua utilità per (una parte) dei lavoratori – conclude Bullara - attesta inconfutabilmente la necessità di una revisione completa e sistemica di tutta la normativa relativa al sostegno alle famiglie e ai congedi parentali. È giunta l’ora di un nuovo T.U. sui congedi parentali che sostituisca la ormai vetusta legge 92/2012”.

Comunicato Stampa

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