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Sanità | 23 marzo 2021, 06:58

Riconoscenza all'ospedale di Asti, tra i migliori d'Italia, ha conosciuto eccellenze internazionali

Lettera di un ex dipendente Asl: "Purtroppo ha subito un drastico ridimensionamento e deve resistere al tentativo di farlo diventare succursale di Alessandria"

MerfePhoto

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Ho letto di recente che l'Ospedale di Asti è entrato nel novero dei migliori ospedali d'Italia. Come cittadino sono il primo a compiacermene, inoltre sono orgoglioso, in quarant'anni di lavoro in sanità, di aver contribuito minimamente alla sua evoluzione.

Posso altresì testimoniare che specialmente nel periodo intorno all'apertura della nuova struttura, ormai oltre una quindicina di anni fa, il Cardinal Massaia ha raggiunto vertici di eccellenza di livello internazionale, che tuttora a fatica cerca di mantenere: nella cardiologia, nella oncologia con relativa radioterapia e non solo.

Ad esempio siamo stati tra i primi ad applicare le tecniche di biologia molecolare nelle analisi virologiche del Laboratorio Medico-Clinico. Al nostro nosocomio venne persino conferito un premio nazionale per la qualità alimentare, che offriva ottimi prodotti locali a chilometro-zero.

Purtroppo però negli ultimi anni esso ha subito un drastico ridimensionamento, ha rischiato la soppressione di alcune attività e deve periodicamente resistere al tentativo regionale ricorrente di essere declassato a succursale di Alessandria.

Nonostante ciò, durante questa terribile emergenza del Coronavirus, gli operatori sanitari e i dipendenti tutti si sono prodigati con encomiabile e generosa abnegazione: per questo meritano la nostra massima riconoscenza.

Carlo Ventura

Al direttore

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