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Economia e lavoro | 03 aprile 2021, 07:30

Parrucchieri ed estetiste ancora chiusi. Tra amarezza e delusione, c'è chi pensa di aprire per protesta (VIDEO)

Nel 2020 il 94% delle imprese di acconciatura ed estetica ha registrato una perdita media di fatturato pari al 25% rispetto al 2019

Parrucchieri ed estetiste ancora chiusi. Tra amarezza e delusione, c'è chi pensa di aprire per protesta (VIDEO)

Parrucchieri ed estetiste dovranno continuare a tenere le serrande abbassate ancora per un po'. È questo il quadro, seppur dai contorni ancora velati, emerso dalle ultime notizie a livello nazionale. 

La zona rossa in Piemonte continuerà fino almeno a metà aprile e, attualmente, in rosso, parrucchieri ed estetisti non hanno il pass per riaprire.

"È diventata intollerabile la totale disattenzione del Governo nei confronti delle imprese di acconciatura ed estetica", afferma CNA Benessere e Sanità Piemonte. 

L’estensione delle zone rosse a gran parte del territorio nazionale ha provocato negli imprenditori profondo malessere e la sensazione che il governo si disinteressi del tutto alla loro condizione.

Il settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie.

"I saloni non sono fonte di contagio"

"Non è un caso - spiegano da CNA - che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano rappresentato fonte di contagio. Tali imprese garantiscono, infatti, la massima sicurezza anche per le modalità di svolgimento dell’attività: lavorando su appuntamento, non generano assembramenti. La chiusura delle attività legali, inoltre, sta provocando il dilagare dell’abusivismo. Con la rischiosa conseguenza che, proprio a causa degli abusivi che operano indisturbati, senza rispettare alcun tipo di protocollo o misura di sicurezza, il virus possa diffondersi largamente e con rapidità". 

Nel frattempo le imprese stanno facendo i conti con una drammatica situazione finanziaria.

Calano i fatturati

Da un recente studio sui fatturati delle imprese, condotto dal Centro studi CNA, emerge che nel 2020 il 94% delle imprese di acconciatura ed estetica ha registrato una perdita media di fatturato pari al 25% rispetto al 2019. Di queste imprese solo una su cinque potrebbe ricevere i nuovi contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegni se fosse mantenuta l’attuale soglia del 33% di perdita del fatturato.

Le opinioni astigiane

Imporre la chiusura delle attività – dichiara Cinzia Pezzuti, titolare del Centro Estetico Amiche per la Pelle di viale Pilone 91 - rappresenta una condanna a morte per l’intero settore, molte imprese non riusciranno a resistere ancora per molto. Faccio l’estetista da vent’anni e nel 2020 ho spostato la mia attività per poter crescere ed ampliare i servizi offerti alla mia clientela. Ho affrontato numerosi investimenti e questa situazione non è più sostenibile”.

Dello stesso parere anche Ilaria Amerio, titolare del salone Equipe Piera Parrucchieri.

"Oggi sono delusa e veramente amareggiata. Non apriremo e non avremo nessun ristoro, ormai è certo. E questa sarebbe la famosa zona rossa? Chiudiamo tutto se necessita, senza ma e senza se. Cosi non può funzionare!", spiega.

Intanto sembra che si sia formato un nutrito gruppo di parrucchieri di Asti, che, se le norme non dovessero cambiare anche solo leggermente, sta pensando di aprire dalla prossima settimana i propri locali per protesta.

La puntata di Linea Italia Piemonte, partner del giornale

Elisabetta Testa

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