Botta e risposta tra il vicesindaco e assessore al Commercio, Marcello Coppo e la commissione mercatale di piazza Alfieri.
Oggetto del contendere lo spostamento del mercato a partire da fine maggio, sulla punta di piazza Alfieri e nell'isola pedonale.
Qualche giorno fa la commissione mercatale si era espressa a sfavore, chiedendo ulteriori confronti, ma l'assessore Coppo con una nota, aveva respinto al mittente la richiesta, spiegando anche che "Essendo il mercato del mercoledì e del sabato un mercato unico sulle tre piazze, per la sostituzione dei rappresentanti nelle commissioni mercatali, servono i due terzi di tutti gli esercenti. Questa procedura non è stata seguita dai firmatari del comunicato e pertanto gli stessi non possono definirsi rappresentanti e non fanno parte delle commissioni mercatali".
Oggi con un nuovo comunicato, la commissione mercatale, insediata grazie alla votazione di 60 ambulanti su 94, spiega nuovamente la situazione.
"Ricordiamo all'assessore Coppo che la precedente commissione mercatale è stata sfiduciata con regolare raccolta firme in data 13/10/2020. La comunicazione è stata inviata agli uffici comunali dallo studio legale Rabino, che ne ha verificato la validità. La nuova commissione mercatale è costituita dai signori Gabriella Gigliodoro, Cristiano Maschio, e Salvatore Resina come ribadito anche da comunicazione, sempre dell'avvocato Rabino, agli uffici comunali in data 12 Febbraio 2021".
L'assessore Coppo aveva rimarcato il confronto proseguito per almeno tre anni: "Le evoluzioni delle ipotesi di spostamento - ha spiegato - dimostrano quanto si è stati aperti al dialogo e l'ultima commissione mercatale ne è solo l'ultima dimostrazione. Era stato chiesto di mantenere tutti in piazza Alfieri e la soluzione prospettata va in quel senso, abbandonando il posizionamento in piazza San Secondo e in piazza Statuto".
Ma i rappresentanti della commissione mercatale rincarano la dose anche nei confronti di chi li ha preceduti: "Rimaniamo interdetti nel momento in cui i rappresentanti dell'amministrazione continuano a confrontarsi con i nostri predecessori, non riusciamo a capirne il motivo. Pensiamo però che non sempre è opportuno confrontarsi con chi negli anni ha costruito un rapporto tale per cui si fa andare bene tutto, anche a discapito di attività di colleghi che sono in difficoltà. Forse sarebbe opportuno ascoltare la voce di tutti, non solo di quelli che, sicuramente hanno collaborato in modo positivo con le amministrazioni che si sono succedute, ma che non hanno mai affrontato uno spostamento di questo genere. Forse, anziché andare a cercare consensi, sarebbe opportuno confrontarsi con ognuno di noi, che da generazioni siamo su questa piazza".