#guardatecinfaccia. Un hastag forte e chiaro con i volti tumefatti a simboleggiare le tante violenze fisiche di cui sono oggetto omosessuali, ma anche, spesso persone disabili.
I cosiddetti 'diversi', quelli che spesso anche la società e la politica, contribuiscono a mettere in un angolo, ma che diversi non sono affatto e sarà un bel giorno quando non si dovrà più lottare per i propri diritti.
È stato un flash mob in sicurezza e partecipato quello organizzato per questa sera, lunedì, in piazza San Secondo da Asti Pride, in collaborazione con Agedo.
Nella Giornata internazionale contro l'omofobia, bifobia e transfobia, infatti, le associazioni astigiane sono scese in piazza per sostenere il ddl Zan, che si propone di contrastare la discriminazione e la violenza basate sul sesso e sull'orientamento sessuale.
"Questo ddl è atteso da tanto tempo - spiega Oriella Bolla di Agedo - noi genitori siamo consapevoli che non smetteranno la violenze nei confronti dei nostri figli.
Ma vogliamo un dibattito culturale, è un modo di iniziare ad essere un paese civile e adeguarci agli altri paesi europei. Oggi anche le donne sono discriminate e oggetto di violenze . Ci vorrebbero relegate ancora a custodi del focolare. Sono due facce della stessa medaglia".
"È ora di dire basta alle violenze - commenta il presidente di Asti Pride, Patrizio Onori - Oggi anche le donne sono discriminate e oggetto di violenze".
"Il ddl Zan - aggiunge Vittoria Briccarello, vicepresidente Asti Pride - contrasta anche odio e violenza contro le persone disabili. L'abilismo non è solo una medaglietta ma indica l'atto di presupporre che tutti abbiano una mente abile. Con il Ddl Zan passerebbe il messaggio che essere difformi dai canoni imposti da altri non è una colpa".