Nel 2021 è boom per la crypto art e gli NFT, i non-fungible token, un successo che sta catturando l’attenzione dei trader retail e degli investitori istituzionali. La notorietà è arriva a marzo dopo l’acquisto per 69 milioni di dollari di un’opera digitale di Beeple, ovvero Mike Winkelmann. L’artista americano ha messo all’asta Everydays: The First 5000 Days, una collezione virtuale che racchiude le sue prime cinquemila opere, venduta da Christie’s come NFT per 69,3 milioni.
Si tratta di un risultato considerevole, tenendo conto che l’artista digitale non aveva mai venduto una sua stampa per un valore superiore ai 100 dollari. Tuttavia, dal 2020 ad oggi ha iniziato a tokenizzare le sue opere digitali, cominciando ad ottenere un riscontro significativo, ricevendo oltre 66 mila dollari ad ottobre e 3,5 milioni di dollari a dicembre per la vendita di una serie di opere, fino ad arrivare all’exploit di marzo 2021 e alla celebrità internazionale.
Ad ogni modo, gli investimenti negli NFT stanno crescendo rapidamente, infatti se la crypto art rappresenta l’applicazione principale i token non fungibili si stanno espandendo a molti altri ambiti. Recentemente anche Sotheby’s ha annunciato una prossima asta per le opere di Kevin McCoy, crypto artist da sempre vicino alle tecnologie blockchain. eBay ha avviato la vendita di NFT all’interno del suo portale digitale, mentre Binance vuole diventare la prima piattaforma al mondo per il trading NFT, mostrando come ormai sia scoppiata la NFT mania.
Cosa sono esattamente gli NFT e come funzionano
Per capire se conviene o meno investire negli NFT è importante innanzitutto capire di cosa si tratta. In base a quanto riportato dalla pagina https://www.criptovaluta.it/13667/nft-non-fungible-token del sito specializzato Criptovaluta.it, i non fungible token sono dei protocolli informatici che rappresentano una proprietà digitale, la quale può essere un’opera d’arte, un video, un’immagine o perfino una figurina dematerializzata.
La peculiarità degli NFT risiede nella dicitura “non fungibile”, una differenza sostanziale rispetto ai classici token utilizzati per le transazioni finanziari con le monete digitali come Bitcoin. In questo caso i token sono fungibili, ovvero si possono scambiare con altri token, mentre gli NFT sono dei pezzi unici, delle proprietà digitali che consentono a chi le possiede di avere la garanzia sull’unicità del token. Il tutto si regge sul concetto di smart contract, uno strumento con il quale è possibile verificare l’esclusività di questo contratto digitale.
La produzione dell’NFT avviene attraverso la creazione di un prodotto digitale, il quale viene codificato in un protocollo informatico chiamato hash, per poi essere processato attraverso una rete blockchain per il passaggio dal creatore all’acquirente. Chi compra un NFT è sicuro che si tratti di un token unico, ad ogni modo non si acquista l’opera originale in sé, ma un diritto di fruizione della sua presenza digitalizzata. Nel mondo reale l’artista realizza un quadro e lo vende, mentre con gli NFT questo processo è tutto digitale, tuttavia il creatore dispone ancora della sua opera.
Un investitore può dunque acquistare un NFT, ad esempio scegliendo l’opera di un artista emergente, dopodiché se il suo prezzo dovesse salire nel tempo potrebbe rivenderlo ad un’altra persona a un valore più elevato ottenendo un profitto. Il meccanismo è lo stesso degli investimenti fisici nell’arte, tuttavia avviene online nel mondo virtuale. Inoltre, con gli NFT si possono comprare non solo opere d’arte, ma anche video di eventi sportivi, tweet famosi, brani musicali e qualsiasi tipo di contenuto digitalizzabile.
Conviene investire in NFT oggi? Ecco cosa bisogna sapere
L’ecosistema che gira intorno agli NFT sta crescendo rapidamente, con tante piattaforme specializzate nella crypto art e in altri tipi di non fungible token. Innanzitutto è importante rivolgersi a società serie e affidabili, inoltre bisogna acquistare appena da persone di cui ci si fida, in quanto l’unica sicurezza per l’acquirente è la fiducia che il creatore dell’NFT non abbia realizzato altre copie del contenuto tokenizzato. Il boom dei token non fungibili richiede senza dubbio attenzione, poiché non tutte le piattaforme garantiscono gli stessi standard qualitativi.
Allo stesso modo è necessaria la presenza di un contratto ben dettagliato, per tutelarsi contro eventuali alterazioni dell’NFT originale e la sua vendita sul mercato, operazione che potrebbe svalutare il proprio non fungible token. Senz’altro investire in NFT può essere un’opzione da valutare in questo momento, soprattutto nell’ottica della diversificazione degli investimenti. Tuttavia, è necessario tenere conto che si tratta di operazioni con un livello di volatilità elevato, investimenti a lungo termine da studiare con attenzione, specialmente nella definizione del loro impatto sul capitale e del reale valore dell'NFT da comprare.