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Economia e lavoro | 08 giugno 2021, 15:48

Il "dog sitter" diventa una professione: la legge in Consiglio regionale del Piemonte

La proposta del capogruppo di Forza Italia, Ruzzola. "In una casa italiane su due vive almeno un animale domestico. Perciò questa figura professionale è sempre più importante, tanto da avere un proprio codice Ateco"

Immagine generica dog sitter

Quella del "dog sitter" potrebbe diventare presto una vera e propria professione. Il Consiglio regionale del Piemonte ha infatti aperto la seduta di questa mattina con l'illustrazione di una proposta di legge del capogruppo di Forza Italia Paolo Ruzzola proprio per istituire un elenco regionale dei dog-sitter.

"Stiamo parlando - ha detto lo stesso Ruzzola - di circa 32 milioni di animali di affezione presenti in Italia, 15 milioni dei quali sono cani e gatti. In pratica in più del 50% delle case degli italiani, e dei piemontesi, è presente uno di questi animali e per quanto riguarda gli anziani è presente nelle abitazioni di uno su quattro. La funzione degli animali di compagnia, o di affezione, è anche quella di mitigare la solitudine sentita in particolare durante i recenti lockdown. Proprio per questo è emersa la necessità di regolare la figura del dog sitter, un tempo derubricata come attività accessoria ma ora sempre più strutturata tanto da avere un suo codice Ateco".

"Il testo - ha invece spiegato l'altro relatore di maggioranza Federico Perugini (Lega) - ha un valore sociale importante ed è fondamentale anche l'ottica della tutela della vita degli animali. Nelle piccole realtà riesci ad affidare il cane a una persona che conosci, nelle grandi città invece è importante offrire un elemento di riconoscibilità oggettiva e di fiducia".

"E' una legge in più della quale forse avremmo potuto fare a meno - ha sostenuto la relatrice di minoranza Francesca Frediani (M4o) - ma abbiamo cercato di dare in commissione il nostro contributo. Il testo può avere una sua utilità nel fornire ai proprietari di animali di affezione un elenco di persone di riconosciuta fiducia a cui poterli affidare". "L'obiettivo - ha aggiunto invece Sarah Disabato (Movimento 5 Stelle) - è anche quello di colpire la piaga dell'abusivismo che vede persone impreparate a svolgere lo stesso lavoro di un dog sitter formato".

Il capogruppo di Luv Marco Grimaldi ha evidenziato invece la differenza tra il dog sitter ed educatore cinofilo. "Il provvedimento - ha detto - avrebbe dovuto puntualizzare e contestualizzare maggiormente l'ambito di intervento della legge che meriterebbe approfondimenti". Ruzzola gli ha risposto che nel provvedimento "non c'è alcuna confusione tra dog sitter educatore cinofilo o veterinario che sono invece ruoli diversi e ben definiti", il consigliere Marello ha invece detto che questa proposta di legge "è più un ibrido tra un tra un ordine del giorno e una legge vera e propria", ma che "i principi espressi sono molto importanti".

Daniele Angi


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