Dopo aver affrontato una pandemia senza precedenti cercando di ridurre al minimo i disagi per le famiglie – meritorio risultato che è valso a tutta la struttura, dall’assessore Elisa Pietragalla alle educatrici e al personale ausiliario, il ringraziamento pubblico da parte del sindaco Maurizio Rasero – i Servizi Educativi del Comune di Asti guardano al futuro con rinnovato slancio (anche economico). Se ne è parlato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa in Municipio cui hanno preso parte i già citati sindaco e assessore oltre al dirigente di settore, Roberto Giolito.
Come accennato, nella sua introduzione il sindaco Rasero ha voluto sottolineare il grande sforzo fatto per rispondere alle esigenze delle famiglie nonostante le molteplici difficoltà conseguenti la pandemia. I bambini dei nidi comunali sono stati suddivisi in gruppi, definiti “bolle”, al fine di limitare i contatti e di conseguenza la possibile propagazione del virus (nello scorso anno scolastico si sono registrati appena 5 casi di positività), aumentando il numero di educatori e riducendo le fasce orarie di servizio.
Un’esperienza che, anche grazie a un rilevante stanziamento economico pari a 272.000 euro aggiuntivi, da settembre verrà ulteriormente implementata per cercare di soddisfare il numero di richieste in lista d’attesa, pur mantenendo le “bolle” così come previsto dalla normativa.
L’altra novità rilevante per le famiglie sarà l’ampliamento delle fasce orarie in cui sarà garantito il servizio, che ritornerà alla piena normalità. Ovvero un nido effettuerà orario 7.30-18.30, tre 7.30-17.30, e altri due rispettivamente 7.30-16.30 e 7-17. I bambini dei nidi verranno suddivisi in più “bolle” composte da 12 bimbi per i piccoli, 18 per i medi e 24 per i ‘grandi’. Il tutto a fronte di un incremento di posti disponibili pari a 68 unità, il che comporterà anche l’assunzione part time a tempo determinato di 15 persone a supporto.
CENTRI ESTIVI
Importanti novità in vista anche per i centri estivi, cui il Comune ha deciso di destinare gran parte dei 172.000 euro di contribuiti ottenuti dalla Regione Piemonte (“Potevamo usarli su più fronti – ha specificato il sindaco Rasero – l’impiegarli per i centri estivi è stata una nostra precisa scelta”)
Una rilevante percentuale di quei fondi verrà distribuita ai singoli centri estivi sulla base di una quota fissa cui si sommerà, per ciascun centro, un importo in relazione al numero di bambini che l’hanno frequentato e al numero di settimane di servizio offerto. “Non abbiamo posto vincoli su come spendere quei soldi – ha sottolineato l’assessore Pietragalla – ma chiesto esplicitamente che il denaro ricevuto venga utilizzato per iniziative a supporto delle famiglie, con riduzione delle rette o estensione degli orari”.
Sempre attingendo da quei contributi, 30.000 euro verranno destinati al pagamento delle rette dei centri per bambini con disabilità, fermo restando che per quelli con disabilità grave o gravissima è anche previsto un ulteriore servizio di assistenza.
IN ELABORAZIONE UN PROGETTO DI CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Infine una quota pari a 39.000 euro verrà destinata a un progetto di contrasto alla povertà e alla dispersione scolastica che dovrà venir realizzato entro dicembre, pena annullamento del contributo. Il progetto interesserà principalmente gli ultimi anni delle elementari e le scuole medie. “Naturalmente – ha sottolineato il sindaco Rasero – prima che lo chiediate voi (i giornalisti presenti in conferenza, ndr.), preciso che il progetto interesserà anche i bambini che si trovano nel campo nomadi di via Guerra”.