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Attualità | 31 luglio 2021, 07:30

I pendolari piemontesi scrivono alla Regione: "Basta giustificazioni. Servono idee per evitare sovraffollamenti"

A motivare la scrittura della lettera la notizia di nuovi tagli alle corse di Trenitalia su alcune tratte, tagli che mettono idealmente in pericolo il futuro delle corse stesse

I pendolari piemontesi scrivono alla Regione: "Basta giustificazioni. Servono idee per evitare sovraffollamenti"

"Dichiariamo tutta la nostra preoccupazione per la ripresa, nei  prossimi mesi, delle attività scolastiche e lavorative che porteranno molte persone a spostarsi con pericolo di sovraffollamento dei mezzi di trasporto, come peraltro già avvenuto, che vengono utilizzati dagli studenti ma anche, lo ricordiamo caso mai ce ne fosse bisogno, dai lavoratori che partecipano allo sforzo produttivo del Paese: risulta indispensabile permettere loro di raggiungere il posto di lavoro in modo sicuro, veloce e comodo in tutti i periodi dell’anno".

E' questa una delle richieste che un un ampio gruppo di associazioni di pendolari piemontesi ha inviato alla Regione Piemonte nei giorni scorsi. Il tema generale, il ripristino del servizio e la necessità di una pianificazione del futuro in concerto con i pendolari stessi.

A motivare la scrittura della lettera la notizia di nuovi tagli alle corse di Trenitalia su alcune tratte, tagli che mettono idealmente in pericolo il futuro delle corse stesse. "Una riduzione del servizio nel periodo estivo si è da sempre registrata ma interessava tutto o in parte il mese di agosto mentre invece quest’anno riguarderà il periodo da luglio ad almeno settembre" si legge.

Ma a stupire di più gli scriventi sono le dichiarazioni dell'assessore regionale Gabusi sulla frequentazione del trasporto ferroviario: "Ci chiediamo come sia paragonabile a quella pre-covid quando abbiamo un servizio decisamente ridotto rispetto a quel periodo. Se i treni non ci sono come fanno gli utenti ad usufruirne? Questa situazione insostenibile è diretta conseguenza della mancata risoluzione di un contezioso tra Regione Piemonte e Trenitalia, causa un mancato pagamento previsto dal contratto in vigore fino al 2019. Questa circostanza ha compromesso la trattazione e la sottoscrizione del nuovo contratto di Servizio Ferroviario Regionale (SFR) causando il quasi isolamento di alcuni territori che rimangono scollegati dal resto della Regione e dal capoluogo".

Per i pendolari, insomma, la situazione non è più accettabile: "Siamo a chiedere una svolta nelle politiche dell’amministrazione regionale e all’assessore ai trasporti Marco Gabusi perché se così non fosse rischieremmo nuove morti premature dovute all’insalubrità dell’aria e ai sinistri stradali oltre a nuove sanzioni da parte dell’Europa per lo sforamento dei limiti d’inquinamento".

"Chiediamo che vengano avviate a breve tutte le azioni, a tutti i livelli, per risolvere il contezioso con Trenitalia e contemporaneamente che si svolgano le trattative per la scrittura del nuovo contratto SFR che deve vedere coinvolte le associazioni dei pendolari, come avvenuto con successo in altre regioni dove l’esperienza degli utenti giornalieri ha  permesso la costruzione di un servizio realmente rispondente alle esigenze delle persone. Servizio che deve essere cadenzato, integrato tra i vari mezzi di trasporto, connesso,  capillare, comodo, puntuale, con informazioni in tempo reale all’utenza".

"Non è più il momento di perdere tempo con giustificazioni stantie che non hanno fondamento e nel tempo hanno perso ogni credibilità - si conclude la lettera - . È il  momento di agire, di progettare, di osare per un futuro migliore più sostenibile per la salute e lo stile di vita delle persone oltreché rispettoso dell’ambiente".

Redazione

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