Accogliendo l’invito riportato nella lettera inviata loro nei giorni scorsi, 13 dei 19 cittadini afghani residenti in città sono stati ricevuti in Municipio dal sindaco Rasero e dagli assessori della sua giunta. Nel corso dell’incontro, gli Amministratori, nel ribadire la solidarietà e la vicinanza dell’Amministrazione Comunale, hanno chiesto ad ognuno di raccontare la loro storia e le notizie che arrivano dai loro parenti rimasti in Afghanistan.
E’ emerso che la maggior parte si è integrata trovando lavoro in vari settori dell’economia locale, e che alcuni, dopo aver partecipato ad un corso di formazione professionale come pizzaioli, sono oggi titolari di propria attività.
Dalla chiacchierata è emersa anche la forte preoccupazione per la grave situazione del loro Paese, dove i loro parenti sono costretti a stare chiusi nelle cantine per paura di ritorsioni e uno di loro ha raccontato che da alcuni giorni la sua bimba di 10 anni non si trova più.
Infine gli ospiti hanno chiesto ai sindaco se vi è possibilità di aiutarli con la burocrazia ed i permessi necessari per cercare di portare ad Asti i parenti che arrivano in Italia e si sono dichiarati disponibili ad accogliere tra i rifugiati qualcuno che già conoscono; i loro referenti si sono già attivati con la Prefettura per capire l’iter da seguire.