Ad Asti e nell'Astigiano, ci sono alcuni farmacisti o dipendenti di farmacie, sospesi perché non vaccinati.
Lo conferma l'Ordine dei farmacisti della provincia di Asti, che attua le sospensioni su controlli disposti dall'Asl At.
La legge infatti prevede che ci sia l'obbligo vaccinale non solo per il personale medico, ma anche per infermieri, operatori delle Rsa e lavoratori delle farmacie, magazzinieri compresi.
La Asl At controlla e comunica all'Ordine eventuali difformità
Il rifiuto del lavoratore determina la sospensione, senza retribuzione, dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni a rischio di diffusione del contagio da Covid-19.
Da qualche mese infatti l'Asl di Asti sta controllando le vaccinazioni e inviando ai vari ordini di appartenenza eventuali difformità. L'ordine, in questo caso dei farmacisti, procede con la sospensione senza stipendio finché l'interessato o gli interessati non si mettano a posto con l'obbligo vaccinale.
La prassi prevede che entro cinque giorni dalla data di entrata in vigore, ciascun Ordine professionale territoriale competente trasmettesse l’elenco degli iscritti.
Il passo successivo è stata la verifica della situazione vaccinale da parte della Regione che ha segnalato alla Asl di competenza i nomi dei non vaccinati. A sua volta l'Asl verifica eventuali esoneri e, nel caso non ci siano impedimenti, l’azienda invia un invito formale ad adempiere all’obbligo o a inviare un certificato di adempimento all’obbligo vaccinale entro 5 giorni.
Decorsi i termini l’azienda sanitaria locale competente, accertata l'inosservanza ne ha dato immediata comunicazione all’interessato, al datore di lavoro e all’Ordine professionale di appartenenza, in questo caso a quello dei farmacisti.