Il nuovo ciclo di presentazioni presso la Biblioteca Comunale “Luigi Fenga” di Castelnuovo Belbo è iniziato sabato 27 novembre con il ritorno di Gianluca D’Aquino e il suo ultimo romanzo “Storia di un quadrifoglio che non sapeva di esserlo”, che aveva già inaugurato nel 2018 le attività della meravigliosa biblioteca castelnovese, aperta al pubblico il 9 giugno 2018, al secondo piano del Palazzo Municipale.
Accompagnato dalla scrittrice Silvia Vigliotti, il pubblico è entrato del mondo dell’autore alessandrino, che ha intrattenuto i presenti con i temi del suo romanzo di formazione, una piccola guida per condividere l’amore nata al tempo della pandemia, in un momento storico in cui la vita di coppia è stata messa alla prova dalla surreale esperienza del lockdown.
L’opera, un racconto sulla fedeltà, l’amore e la vita, è raccontata attraverso l’antropomorfizzazione della flora e della fauna di un prato, in particolare di un quadrifoglio e di un ciliegio, i due protagonisti, che scoprono l’amore e l’infedeltà, e con essi una possibile risposta alla domanda sul senso della vita. Narrata tra metafora ed espressionismo, allegoria e descrizione semplice della natura nella sua essenza, con una forma lineare, talvolta lirica ma sempre essenziale, l’opera è un omaggio a Luis Sepúlveda, al quale D’Aquino si è ispirato per genere e stile narrativo, venendo accostato dalla critica proprio al grande autore.
Nel corso dell’evento, sono stati presentati anche i volumi “Vincenzo Terzano – Notte di banditi e di eroi”, recentemente scritto da D’Aquino in occasione della commemorazione del castelnovese Vincenzo Terzano, Appuntato dei Carabinieri e Medaglia d’Argento al Valor Militare; il pluripremiato romanzo storico “TRAIANO – il sogno immortale di Roma”, che ripercorre la vita del grande imperatore romano che portò l’impero alla sua massima estensione e lo avviò in quella che sarebbe stata definita età aurea, una delle epoche più splendenti per Roma e per l’impero; e il romanzo distopico “EXTINCTION – Ultima luce”, che narra la storia del virus R16V99 e della pandemia che minacciano di divenire il sepolcro dell’umanità, dedicato al compianto scrittore Sergio “Alan D.” Altieri.