Questa mattina, presso la Prefettura di Asti, è stata firmata una importante convenzione tra il Comune di Montechiaro d'Asti, la cooperativa Codeal che gestisce un Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) locale, e l'associazione "Un Po'". L'accordo prevede il coinvolgimento dei migranti in lavori di pubblica utilità, fornendo un servizio prezioso per la comunità locale.
Il prefetto di Asti, Claudio Ventrice, ha elogiato l'iniziativa, sottolineando l'importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati. "Dobbiamo sfatare il mito dei migranti come peso per la società - ha affermato - quando invece possono essere molto utili se lo Stato li sa gestire mediante convenzioni come questa". Ha inoltre evidenziato come questa collaborazione sia un esempio virtuoso di integrazione e di utilizzo delle risorse umane disponibili per affrontare le carenze di personale nei Comuni con bilanci limitati.
A Montechiaro d'Asti - dove la cooperativa Codeal metterà a disposizione i migranti per lavori di manutenzione, pulizia strade e tinteggiature - un cantoniere andrà presto in pensione e l'altro ha limitazioni lavorative. Il sindaco di Montechiaro, Maurizio Marcanzin, ha a sua volta espresso la sua soddisfazione per l'opportunità offerta dalla convenzione, vedendo in essa un modo efficace per superare le criticità e favorire l'integrazione. "Sia io che il consiglio comunale siamo molto contenti di questa opportunità - ha spiegato - È un'ottima maniera per favorire l’integrazione e vedere i migranti da un diverso punto di vista".
Significative anche le parole del responsabile dell'associazione "Un po'", il quale ha sottolineato che: "L’integrazione non è un termine a sé stante, ma un dato di fatto che va sviluppato con la cittadinanza italiana nella quotidianità, per riconoscersi a vicenda".
L'iniziativa, che si svilupperà su base volontaria, ha riscosso grande adesione: su 25-30 migranti presenti a Montechiaro, circa 20 hanno accettato la proposta. La convenzione è la quarta di questo genere e sono al vaglio ulteriori collaborazioni.
La convenzione prevede che i migranti partecipino a corsi di formazione e siano coperti da assicurazione durante lo svolgimento delle loro attività. I lavori inizieranno entro quindici giorni, segnando l'inizio di un progetto che potrebbe fungere da modello per molte altre iniziative simili.