Colpo di scena decisivo nella battaglia legale sulla gestione dei piccioni ad Asti. L'organizzazione Earth ha ottenuto infatti dal Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte, la sospensione in via cautelativa la delibera provinciale n. 45 del 29 luglio 2025, bloccando di fatto l'attuazione del piano di controllo e abbattimento dei volatili.
"La sospensiva cautelare rappresenta un risultato straordinario per chi ha ricorso contro il provvedimento: il TAR ha accolto le ragioni dell'impugnazione, ritenendo fondate le criticità giuridiche sollevate rispetto all'illegittimità della delibera e alla violazione dell'articolo 19 della legge 157/92" commenta a caldo Giuseppe Sammatrice di Sequs. Secondo il tribunale l'amministrazione provinciale avrebbe ecceduto le proprie competenze, dal momento che soltanto le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano possiedono il potere di autorizzare piani di controllo demografico mediante abbattimento.
Fondamentale nella decisione è stata l'omissione dell'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), il cui parere vincolante non è stato adeguatamente esaminato prima dell'approvazione della delibera. Il TAR ha ritenuto che questa lacuna istruttoria compromettesse la legittimità del provvedimento nel suo complesso.
Una seconda udienza, per un ricorso presentato da associazioni animaliste e ambientaliste astigiane, è fissato davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte il prossimo 26 novembre. In questo secondo ricorso, vengono elencate una serie di omissioni sulle azioni di contenimento dei volatili che a detta dei proponenti la Provincia non avrebbe messo in pratica.
Con la sospensiva in campo, gli abbattimenti restano congelati in attesa del giudizio definitivo. La vera resa dei conti arriverà ad aprile 2026, quando si terrà l'udienza di merito: in quella sede Earth e gli altri ricorrenti potranno presentare tutte le loro argomentazioni nel procedimento principale, che deciderà sul merito della delibera.














