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Sanità | 01 dicembre 2021, 16:52

Oggi, Giornata Mondiale per la lotta all'Aids, anche ad Asti 'Chi si ama mi segua'

Da un'idea nata nel 2014 da Drop_In di Biella, quest' anno anche ad Asti. In diversi locali materiale informativo a disposizione, venerdì e sabato

Oggi, Giornata Mondiale per la lotta all'Aids, anche ad Asti 'Chi si ama mi segua'

Oggi, 1 dicembre è la Giornata Mondiale per la lotta all'Aids  e anche Asti aderisce a 'Chi si ama mi segua', da un'idea nata nel 2014  da Drop_In di Biella, quest'anno diverse le adesioni regionali tra cui DropIn e AltraINFOrmazione Asti.

Questa mattina si sono tenuti alcuni momenti di informazione e prevenzione in collaborazione con l'Asl At e, venerdì e sabato in diversi locali astigiani ci saranno materiali informativi a disposizione.

Per la prima volta, il Drop-in del Servizio Dipendenze dell’Asl At propone l’evento “Chi SI ama mi segua”, che prevede il coinvolgimento di alcuni locali notturni e bar della città, per sensibilizzare, in particolare i giovani, sull’importanza di proteggersi dal virus dell’HIV.

 

"È opportuno riaffermare il valore della collaborazione con i gestori e con gli operatori dei locali notturni (baristi, dj, addetti alle pr), spiega Asl, che possono rappresentare un punto di forza su cui puntare anche in un'ottica di salute e prevenzione per la loro vicinanza al mondo giovanile".

Partecipano all’iniziativa: Palco 19, Lounge Bar Lugano, Diavolo Rosso, Casa del popolo Santa Libera, Hard cafe, Barcelona, Astibar, Fuoriluogo, Dietro le quinte, Loft.

 

Nel corso dell’evento i clienti dei locali riceveranno una card con un profilattico in omaggio e con indicazioni su come e dove sia possibile fare il test HIV: presso l’Ambulatorio di Malattie infettive dell’Ospedale Cardinal Massaia (dal lunedì al venerdì ore 8-14), struttura che è uno dei punti di riferimento dell’azienda sanitaria per questa tematica, insieme ai Consultori e al Servizio Dipendenze.

 

La distribuzione delle nuove diagnosi di infezione da HIV per modalità di trasmissione mostra ormai da vari anni che la proporzione maggiore di casi è attribuibile alla trasmissione sessuale. Ecco perché è importante sensibilizzare i giovani a comportamenti responsabili e all'uso del preservativo.

 

Il problema della diffusione dell’HIV non riguarda solo l’ambito sanitario ma ha una connotazione anche culturale che ha a che vedere con l’assunzione di responsabilità, con un’ottica rivolta ad una nuova concezione del divertimento, con una maggiore consapevolezza verso tutti gli aspetti che investono la sfera relazionale ed emozionale delle persone.

La sensibilizzazione passa da iniziative concrete e da gesti simbolici: questa sera, nella ricorrenza della Giornata Mondiale contro l’Aids, l’Ospedale Cardinal Massaia sarà illuminato di rosso.

A fornire alcuni dati è l'Associazione Asti Pride.

"Almeno il 36% dei 2,2 milioni di persone che convivono con l’HIV in Europa non conosce il proprio stato sierologico (i dati sono del 2018). Ne deriva che oltre la metà (il 53%) di chi vive con l’HIV, abbia ricevuto la propria diagnosi con forte ritardo. Accedere alle cure (gratuite) tempestivamente può consentire di vivere in piena salute e con attese di vita simili a quelle della popolazione generale". 

Nel nostro paese, sempre in riferimento ai dati 2018 Eurotest, oltre il 90% delle persone con HIV in trattamento raggiunge lo stato di soppressione virologica: il livello del virus nel sangue scende, cioè, a livelli talmente bassi da renderlo non trasmissibile ad altre persone. 

Questo consente di mantenere un buono stato di salute, una vita sessuale e relazionale più libera e soddisfacente e, anche, di avere figli in modo naturale. "Ricordiamolo ancora: U=U, Undetectable equals Untrasmittable - rimarca ancora l'associazione - vuol dire che, se il virus non è rilevabile, non può essere trasmesso, anche in caso di mancato uso del condom. Rispetto all’HIV/AIDS si tratta di un’evidenza scientifica rivoluzionaria. Ecco perché corretta informazione, prevenzione e diagnosi precoce possono rappresentare le armi vincenti in questa dura e lunga battaglia con l’HIV. Sosteniamo convintamente la campagna #chisiamamisegua ringraziando i volontari di #dropinasti e #altrainformazione

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Asti ed è realizzata in collaborazione con la cooperativa sociale Jokko, l'associazione Asti Pride e Piam onlus.

Redazione

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