/ Agricoltura

Agricoltura | 30 dicembre 2021, 19:22

Territori del vino ai ferri corti: Barolo-Barbaresco e Roero pronti a uscire da Piemonte Land of Wine

Le dimissioni dalla presidenza di Matteo Ascheri svelano i dissidi interni al "consorzio dei consorzi", che unisce 14 importanti realtà dell’enologia piemontese. Impossibile far convivere le esigenze albesi e quelle astigiane?

Matteo Ascheri: forte il suo segnale al consorzio Piemonte Land of Wine

Matteo Ascheri: forte il suo segnale al consorzio Piemonte Land of Wine

Un fine anno a dir poco movimentato per Piemonte Land of Wine, il grande consorzio nato nel 2011 per offrire ai 13 consorzi piemontesi ed alla Vignaioli Piemontesi un punto di riferimento per la promozione delle varie denominazioni nel mercato nazionale e internazionale del vino.

La parte del Barolo, del Barbaresco e del Roero esce dal consorzio: impossibile far convivere le esigenze albesi con quelle astigiane.

Una decisione presa dopo le dimissioni di Matteo Ascheri, ex presidente del “Consorzio dei consorzi”, e attuale presidente del Consorzio Barolo e Barbaresco, che dichiara: "La grande realtà di Piemonte Land of Wine per funzionare bene deve lavorare all’unisono per valorizzare le differenze secondo proposte comuni e che abbiano una visione d’insieme competitiva sul lungo periodo.

Dalla mia nomina a presidente, avvenuta a luglio 2020, ho sempre cercato di unire i vari protagonisti, attuando una sintesi che portasse a risultati comuni. I vari consorzi presenti, che hanno giustamente vita propria, quando sono sotto il cappello di Piemonte Land of Wine, dovrebbero camminare insieme. Purtroppo questo non è avvenuto da parte di tutti: per andare avanti ci vogliono dialogo, proposte e controproposte, voglia di fare insieme. Ho deciso di dimettermi perché senza queste prerogative non si poteva continuare a lavorare per il mondo del vino in modo competitivo".

Una decisione che ha causato un terremoto: "La mia azione è stata seguita dal Consorzio Barolo e Barbaresco, e dal Consorzio del Roero che metteranno in vendita le loro quote. Un segno importante da parte di due realtà che contano nel panorama del vino piemontese. E non saranno le uniche ad aver preso questa decisione…". Ma uno spiraglio di mediazione sembra esserci: "Questo tipo di decisioni, conclude Matteo Ascheri, non si prendono a cuor leggero, ma vengono fatte per dare una scossa e per far capire che se si vuole lavorare in un certo modo, lo si deve fare tutti insieme, con una visione che va al di là del proprio orticello. Bisogna promuovere le differenze tutti insieme ma se non si è propositivi e non c’è dialogo diventa difficile far crescere il movimento vino Piemonte. Ora vedremo se le persone capiranno".

Francesco Monchiero, presidente del Consorzio del Roero, ribadisce le idee di Matteo Ascheri: "Da sette anni sono all’interno di Piemonte Land of Wine e già a maggio 2020 volevo far uscire il Consorzio del Roero. Poi con l’elezione a presidente di Matteo Ascheri, avvenuta nel mese di luglio 2020, abbiamo deciso di continuare, appoggiando il suo operato.

Purtroppo anche lui, nonostante il suo grande impegno e la sua visione, si è scontrato con persone ottuse e poco propense a guardare oltre le azioni a breve termine.
Piemonte Land of Wine dovrebbe essere una realtà di forte promozione e non limitarsi ad ottenere sussidi che, seppur importanti, non sono l’unico traguardo da raggiungere.

Ci vuole un programma a lungo termine per valorizzare al meglio il mondo del vino piemontese, oltre i propri limitati interessi di circostanza. C’è molta differenza tra le mentalità albese e quella astigiana, mi dispiace dirlo ma è così. E questo è un peccato perché a farne le spese sono le denominazioni di qualità di quelle zone".

Livio Oggero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium