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Attualità | 21 gennaio 2022, 13:44

Ecco come i Servizi Demografici hanno 'retto l'urto' dell'emergenza pandemica

Il bilancio 2021 testimonia un aumento dei servizi in pressoché tutti gli ambiti facenti capo al Settore

Nella foto, da sinistra a destra: la funzionaria Lucetta Origlia, la dirigente del settore Giuliana Dabbene, il sindaco Rasero e l'assessore Berzano

Nella foto, da sinistra a destra: la funzionaria Lucetta Origlia, la dirigente del settore Giuliana Dabbene, il sindaco Rasero e l'assessore Berzano

Anche nei due anni pandemici, il lavoro svolto dal personale del settore Demografico del Comune non ha registrato interruzioni o cali. Anzi, per motivazioni connesse proprio all’emergenza sanitaria – ovvero in considerazione dell’incremento dei decessi e della necessità di effettuare le sepolture entro 48 ore dall’avvenuta morte – ha fatto registrare un incremento considerevole.

“Per queste ragioni ho ritenuto fosse giusto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato andando oltre una ‘pacca sulla spalla’ – ha argomentato il sindaco Maurizio Rasero aprendo la conferenza stampa indetta per comunicare il bilancio dell’attività 2021 del SettoreSono stati anni difficili, nel corso dei quali il personale è stato anche sottoposto a notevole stress. Sia per il timore di contagi e sia perché, come avvenuto di recente, a volte hanno dovuto aver a che fare con persone irragionevoli che esigevano documentazione che non gli spettava”

“E’ un settore particolare – ha aggiunto il primo cittadino – che non può vedere il grosso del lavoro svolto in smartworking, necessita di presenza fisica degli operatori. Che, anche grazie alla disponibilità a effettuare una quarantina di aperture straordinarie, sono riusciti a soddisfare pienamente tutte le esigenze della cittadinanza, recuperando anche il gap venutosi a creare nel 2020, nei mesi più complessi della pandemia”.

“La riorganizzazione dei servizi parte da lontano – ha aggiunto l’assessore Renato Berzano, lodando il lavoro delle dirigenti con cui si è rapportato e del personale degli Uffici – Ci ricordiamo tutti le cose all’esterno dell’Anagrafe e le difficoltà degli stessi operatori, che si trovavano di fronte persone arrabbiate dopo ore di coda, magari al freddo. Abbiamo quindi cambiato radicalmente il metodo di lavoro, per migliorare il servizio sia per i cittadini che per gli stessi operatori”.

“Questo ci ha permesso – ha aggiunto – di affrontare anche questi due anni di pandemia, nel corso dei quali gli Uffici hanno lavorato ancora di più che negli anni precedenti, impegnandosi con costanza e dedizione”.

A riprova di ciò, è sufficiente sottolineare come, nel 2021, siano state erogate 10.750 carte d’identità elettroniche, a fronte delle 7.590 del 2018, 9.227 del 2019 e 7.089 del 2020. Ma, più in generale, come si evince dai documenti allegati all’articolo, tutti i settori facenti capo all’ambito demografico non hanno fatto registrare flessioni.

Curioso, in particolare, il dato relativo i matrimoni, celebrati in gran parte in forma civile (“Avendone celebrati 104, credo di aver superato il numero di tutti quelli celebrati nelle parrocchie cittadine”, ha commentato ironicamente il sindaco Rasero, ricordando anche le 73 nuove cittadinanze)

Va infine sottolineato che nel settore operano 34 dipendenti Comunali, supportati da persone delegate ad occuparsi dell’accoglienza. Nello specifico si tratta di 6 prestatori d’opera PUC (Progetti Utili alla Collettività) che ricevono reddito di cittadinanza (“Così gli astigiani sapranno dove e come li impieghiamo”, ha affermato tra il serio e il faceto il sindaco), 3 ragazzi che stanno svolgendo servizio civile e 2 persone afferenti progetti dei Servizi Sociali.

Files:
 Bilancio Servizi Demografici Asti - Foglio 1 (91 kB)
 Bilancio Servizi Demografici Asti - Foglio 2 (91 kB)

Gabriele Massaro

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