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Attualità | 15 marzo 2022, 19:00

Peste suina, al via in Piemonte al piano di depopolamento cinghiali. Icardi: "Interveniamo direttamente sul veicolo del contagio"

Confagricoltura: "Agire in fretta. Invitiamo tutti i soggetti interessati a attivarsi per contribuire"

Peste suina, al via in Piemonte al piano di depopolamento cinghiali. Icardi: "Interveniamo direttamente sul veicolo del contagio"

Il presidente della Giunta regionale ha adottato oggi pomeriggio l'ordinanza relativa alle ulteriori misure di regolamentazione dell'attività venatoria di controllo faunistico del cinghiale per l’eradicazione della peste suina africana.

L'ordinanza prevede, tra l'altro, l’indicazione puntuale delle pratiche per il depopolamento dei cinghiali, con le misure da applicarsi all'interno dell'area infetta e negli altri territori.

Si amplia la platea dei soggetti che possono partecipare alle azioni di depopolamento dei cinghiali in Piemonte. E’ previsto che il  contenimento della specie possa essere effettuato, oltre che dagli agenti delle Province e della Città metropolitana di Torino, dagli agenti di vigilanza delle aree protette, dai proprietari o conduttori dei fondi interessati muniti di licenza di porto d'armi, o appositamente incaricati all’abbattimento (tutor), dalle guardie venatorie volontarie e dai cacciatori nominativamente individuati in possesso di specifica formazione, operanti sotto il coordinamento delle medesime amministrazioni.

In deroga alla normativa, la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, previo utilizzo di mezzi per la visione notturna che facilitano la selezione dei capi individuati.

Il provvedimento ha validità su tutto il territorio regionale, con scadenza il 30 giugno. Nella zona infetta e nella zona di sorveglianza attiva, l’attuazione delle misure risulta prioritaria ed urgente e le azioni di depopolamento dovranno essere attuate immediatamente e con la massima intensità possibile nei tre mesi successivi all’entrata in vigore dell’ordinanza.

"Con il via al piano di abbattimento dei cinghiali – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi –, si interviene per riportare il numero dei selvatici entro i limiti di sostenibilità indicati dalle autorità competenti, agendo direttamente sulle cause della veicolazione del contagio. La continua e capillare attività di monitoraggio delle carcasse dei cinghiali in Piemonte non ha al momento rilevato casi di positività alla Peste suina al di fuori della zona infetta. Ad oggi, sono 38 su 293 campionati i cinghiali risultati positivi in Piemonte. Tra Piemonte e Liguria, i campionamenti sono stati 420, con 66 casi di positività, sempre tutti nella medesima zona infetta, dove peraltro sta procedendo, in parallelo, il piano di depopolamento dei suini domestici a rischio contagio, in accordo con i titolari degli allevamenti, che in Piemonte vengono rimborsati con fondi appositamente stanziati dalla Regione".

"L’ordinanza definisce tutte le attività di abbattimento dei cinghiali nella zona rossa, zone buffer e in zona bianca libera da vincoli, con metodi di contenimento, controllo e selezione a secondo delle fasce – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Piemonte, Marco Protopapa -; si è scelto di attivare misure straordinarie per intervenire in modo incisivo ed emergenziale, ampliando la platea dei soggetti che possono partecipare alle attività di contenimento dei cinghiali su tutto il territorio piemontese. Infatti, oltre ai soggetti preposti l’ordinanza prevede che i proprietari o conduttori dei fondi interessati, e i soggetti appositamente incaricati all’abbattimento, conduttori e tutor possano svolgere direttamente le operazioni di contenimento. Le misure di depopolamento, che avvengono tramite le variazioni di controllo, verranno coordinate dalle amministrazioni provinciali e dagli Enti Parco, ciascuno per la propria competenza, questo per assicurare che tali azioni avvengano in sicurezza".

"L’azione di depopolamento – aggiunge il vicepresidente e assessore ai Parchi della Regione Piemonte, Fabio Carosso - coinvolgerà anche il territorio sotto la tutela degli Enti parco, stiamo mettendo in campo tutte le forze a disposizione delle Province e della Regione per contenere il contagio".

La nostra organizzazione - dichiarano il presidente di Confagricoltura Piemonte  Enrico Allasia e di Asti, Gabriele Baldi - che collaborerà con gli enti e le istituzioni del territorio per assicurare la pronta adozione delle misure previste dall'ordinanza, invita tutti i soggetti interessati a attivarsi per contribuire, in piena sicurezza e nel rispetto delle disposizioni di legge, all'attuazione del piano di contenimento dei cinghiali per assicurare l’eradicazione dell'infezione e la messa in sicurezza degli allevamenti suinicoli”.

Comunicato stampa

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