Il prefetto di Asti, Alfonso Terribile, questa mattina ha presieduto il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza del questore, Sebastiano Salvo, del comandante provinciale carabinieri, Pierantonio Breda, del comandante provinciale della guardia di finanza, Antonio Garaglio, del sindaco di Asti, Maurizio Rasero e del comandante della polizia locale di Asti, Riccardo Saracco.
È stato sottoscritto il “Protocollo d’intesa per il controllo del vicinato”, con il Comune di Moncalvo e il sindaco Christian Orecchia, con l'obiettivo di valorizzare la collaborazione tra cittadini e forze di polizia, "in un’ottica di sicurezza integrata e partecipata, volta a favorire l’aumento del controllo sociale al fine di prevenire fenomeni criminosi pur senza che i cittadini svolgano in prima persona attività di pubblica sicurezza".
Con il sindaco di Asti e i rappresentanti degli Istituti di Vigilanza Privata Secursat e Metronotte Safe è stato rinnovato il protocollo d’intesa “Mille occhi sulle città” avente come obiettivo quello di incrementare l’attività di prevenzione e intensificare la collaborazione informativa tra forze dell’ordine, polizia locale ed istituti di vigilanza privata.
"Tale protocollo, spiegano dal tavolo, già attivo nel Capoluogo dal 2019, ha dato buoni risultati, è rispettato dai sottoscrittori e le segnalazioni che affluiscono alle centrali operative sono utili e frequentemente fonte di sviluppo investigativo. Mediante il rinnovo odierno vengono ulteriormente valorizzati i compiti di osservazione delle guardie giurate che, pur escludendo l’esercizio di pubbliche funzioni, garantiscano sinergia collaborativa tra gli organi deputati alla pubblica sicurezza e gli Istituti di vigilanza, attraverso particolare attenzione, da parte della Prefettura, allo svolgimento per il personale dipendente degli Istituti di idonea attività formativa, sia con riguardo al servizio garantito del Numero Unico di Emergenza 112 sia per quanto concerne il compendio giuridico sotteso alle delicate funzioni svolte.