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Cultura e tempo libero | 27 marzo 2022, 20:22

"Se solo il mio cuore fosse pietra": dialogo tra i giornalisti Titti Marrone e Marco Neirotti

L'incontro, giovedì 31 marzo alle 18 su Meet, è promosso da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese

"Se solo il mio cuore fosse pietra": dialogo tra i giornalisti Titti Marrone e Marco Neirotti

In questi terribili giorni si succedono le immagini riguardanti le vittime più indifese di questa guerra, i bambini che, in ogni conflitto, soffrono maggiormente la crudeltà della guerra. Cosa sarà di loro quando tutto finirà? Vicende che, con modalità diverse, hanno riguardato anche i pochi bambini sopravvissuti ad altre tragedie.

A questo proposito, giovedì 31 marzo 2022 alle 18 (Meet), Titti Marrone presenterà “Se solo il mio cuore fosse pietra”(Feltrinelli) e discuterà con Marco Neirotti.

L’incontro è promosso da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano, Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna, Israt, Casa dellaCasa della Resistenza e della Deportazione di Vinchio, con Fra Production Spa, Libreria "Il Pellicano"  e Aimc di Asti.

Il libro

“Nel 1945 la grande villa di campagna di sir Benjamin Drage diventa una residenza per i piccoli reduci dai campi di sterminio (tra loro anche Andra e Tatiana Bucci), grazie all’iniziativa e alla determinazione di Anna Freud, figlia del noto psicoanalista, e Alice Goldberger, sua collaboratrice, che costruiscono un ambizioso progetto di accoglienza e terapia. Con la supervisione di Anna da Londra, Alice e la sua équipe specializzata danno vita per oltre un decennio a un centro multidisciplinare dove le più recenti acquisizioni della psicologia infantile, della pedagogia e dell’arte vengono messe al servizio delle necessità di venticinque bambini tra i quattro e i quindici anni provenienti da lager, da orfanotrofi e conventi o dai nascondigli dove i genitori li hanno lasciati durante la guerra, cercando di salvar loro la vita. Lo sguardo dolce e professionale di Alice ci mostra come, nello scorrere delle stagioni, si allenti in Gadi la necessità di nascondere il cibo, si riducano gli incubi di Berl e la presenza della morte nei disegni di Denny e si avvicini per tutti, a poco a poco, l’obiettivo più difficile: recuperare la fiducia negli adulti. Titti Marrone scava nella Storia, apre gli archivi, incrocia documenti, foto, diari e lettere per trasporre in un romanzo la coraggiosa e commovente esperienza di Lingfield. La sua penna segue con delicata pazienza l’incontro con l’infanzia di ciascun bambino, il progressivo sciogliersi dei nodi più stretti, l’affiorare dei traumi e dei ricordi dolorosi”.

Iscrizioni al link: https://forms.gle/fcNZCsFPjuuQq7g78

L'autrice

Giornalista. Ha scritto sul "Mattino" di Napoli dal 1980 al 2012. Si è occupata di teatro, storia delle idee, letteratura e politica, ha insegnato dal 1996 all’Università storia e tecniche del giornalismo. Negli anni Ottanta si è occupata di storia del Mezzogiorno (Riforma agraria e questione meridionale, De Donato 1981). Ha scritto inoltre: Il mestiere di regista teatrale (Marcon 1992); Controluce (Pironti 1995) insieme a Gustaw Herling; Il sindaco (Rizzoli 1996); Meglio non sapere (ultima edizione Laterza 2013). Con Mondadori ha pubblicato Il tessitore di vite e Questo bimbo a chi lo do (2013). Nel 2019 ha pubblicato La donna capovolta (Iacobellieditore) e nel 2022 Se solo il mio cuore fosse pietra (Feltrinelli). Scrive sull' "Huffington Post". 

Comunicato stampa

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