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Sanità | 10 aprile 2022, 15:54

Vi raccontiamo il nostro "grazie" al Sant'Anna, nato dal 'passaparola' di un post sui social

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che testimonia l'enorme importanza della solidarietà e della riconoscenza

Il dottor Daniele Farina con i genitori di Anna e la bimba

Il dottor Daniele Farina con i genitori di Anna e la bimba

Martedì 22 marzo abbiamo consegnato al reparto di Terapia Intensiva Neonatale Ospedale (TINO) dell’ospedale Sant’Anna di Torino un centinaio di asciugamani ed una ventina di termometri pediatrici per supportare l’operatività della struttura.

E’ bastato un semplice post sui social media, in dicembre, per ricevere un importante consenso tra le persone, le quali hanno risposto immediatamente, donando quanto abbiamo segnalato come necessario al Reparto per garantire scorte adeguate di asciugamani e termometri, oggetto dell’appello del dott. Farina, primario di Neonatologia e referente della Fondazione Crescere Insieme ONLUS.

Conosciamo il Reparto da un anno circa, da quando nostra figlia Anna ci ha passato i primi giorni della sua vita perché prematura. Nei venti giorni di permanenza, Anna è cresciuta passando da 1,4 a 2 kg e noi siamo cresciuti come genitori, ma soprattutto come persone grazie all’accoglienza ed al supporto del personale della TINO, uno dei pochi reparti ospedalieri pensato anche a misura di genitori, permettendo visite ad entrambi anche in periodi complessi come quello della pandemia.

Dopo l’ansia e la tribolazione delle prime settimane, e l’avventura di scoprirsi genitori, è maturata in noi la consapevolezza che in TINO si svolge quotidianamente un lavoro straordinario, di altissimo valore medico e di grande supporto psicologico ai genitori dei piccoli ricoverati. Intorno alla TINO si muovono poi tanti volontari che offrono la propria esperienza ai neo genitori: il primo giorno, per esempio, abbiamo ricevuto un doudou fatto a mano dalle signore dell’Associazione Cuore Di Maglia, Simona “Mamma Fascia” insegna come utilizzare le fasce per portare con sé il proprio piccolo, altri genitori “senior” prestano supporto psicologico e tanti altri si attivano con donazioni e raccolte di materiale.

Quando abbiamo letto che il reparto necessitava di asciugamani e termometri ci siamo detti che avremmo dovuto fare la nostra parte per dare un supporto concreto a quell’organizzazione che ci aveva aiutato così tanto da farci sentire a casa, nonostante l’ansia e la preoccupazione delle prime settimane.

Hanno risposto in tanti: amici, conoscenti, colleghi, ma anche tante persone che sono rimaste nell’anonimato colpite dalla storia di Anna. Il 22 marzo scorso, abbiamo consegnato il materiale raccolto nelle mani del dottor Farina e dei rappresentanti della Fondazione Crescere Insieme ONLUS.

Quando la Sanità pubblica è gestita a misura d’uomo amplifica la propria efficacia e sublima la propria missione. Noi l’abbiamo vissuto e ne siamo testimoni!

Ketty e Simone, genitori di Anna

Al direttore

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