/ Cultura e tempo libero

Cultura e tempo libero | 28 aprile 2022, 18:00

Vacanze nell’Astigiano in cammino attorno al Parco

Nuovo invito a cogliere la bellezza dell’Astigiano passo dopo passo, in cammino nel fascino naturale di uno dei suoi parchi a scoprire bellissimi luoghi e borghi

Parco naturale di Rocchetta Tanaro

Parco naturale di Rocchetta Tanaro

Siamo al settimo suggerimento di camminata tra spettacolari borghi e piaceri del nostro territorio. Tre proposte di camminata nel nord Astigiano e un paio nel sud provinciale, circondati dalle sue bellissime colline vitate. Poi un giro attorno alla Riserva naturale Val Sarmassa e oggi un altro parco: il Parco Naturale Regionale di Rocchetta Tanaro. La sua istituzione data 1980 su un’estensione di oltre 120 ettari di bosco, ricco d’alberi di rovere, farnia, cerro, castagno e robinia. Imperdibile il grande faggio ultrasecolare, alto più di 25 metri, che, con presenza e possanza della chioma, ricorda le antiche faggete diffuse un tempo su molto Astigiano.

Una camminata ad anello, di circa ventisette chilometri con partenza e arrivo a Rocchetta Tanaro. Prima o dopo, non perdetevi un giro nel borgo a scoprire il fascino antico della chiesetta di Santa Maria de Flexo. dall’abside romanica, citata già nei primi anni del Mille, e della chiesa di Sant'Emiliano, magnificamente immersa tra le vigne. Vigne che vi portino, prima di tornare a casa, da Braida o dai Marchesi della Rocchetta, o ancor meglio da ambedue, a far scorta di ottimi vini. Poi costeggiate il Parco, accompagnati dallo scorrere del Tanaro, fino al bivio per Rocca d’Arazzo, salendo a conoscere un altro bel borgo, fortemente caratterizzato dall’imponenza di palazzo Cacherano, edificato a cavaliere tra XVII e XVIII secolo. Assieme a lui l’opportunità di godere della bellezza della Pieve di Santo Stefano e Santa Libera, piccolo gioiello d’arte romanica, la cui origine viene fatta risalire a prima dell'anno Mille, che sorge su un cocuzzolo dal quale, nelle giornate limpide, è possibile ammirare il panorama delle colline dell’Astigiano e le Alpi, dal Monviso fino al monte Rosa. Risalite ancora un po’ fino alla frazione Santa Caterina e...stop, si mangia. La sosta è d’obbligo, non solo per ritrovare energie, ma perché gli agnolotti alla santacaterinese sono un’esperienza al limite del mistico. Il posto, unico e giusto, è l’osteria e bar Italia dove, già che siete lì, suggerisco di anticipare l’agnolottata con la loro memorabile insalata russa. Un altro po’ di sali e scendi, a smaltire il tutto, in direzione della frazione San Carlo fino a tornare ad immergersi nel Parco di Rocchetta e una volta lì, liberi tutti: giratelo a più non posso, non capita spesso di trovare tanta bella natura a confortare e gratificare. Fatto il pieno, consideratelo temporaneo ché nell’Astigiano di grandi riserve e parchi naturali ce ne sono tre. E allora, al prossimo.

Davide Palazzetti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium