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Cultura e tempo libero | 08 luglio 2025, 11:43

Lacrime a teatro: Madama Butterfly incanta e ferisce Asti [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Un dramma senza tempo che ci ricorda quanto l’amore possa diventare crudeltà. Il capolavoro di Puccini chiude una stagione di Asti Lirica dall'ottimo riscontro di pubblico

Le immagini di Madama Butterfly (Merphefoto)

Le immagini di Madama Butterfly (Merphefoto)

 Ieri sera al Teatro Alfieri si è abbassato il sipario su Asti Lirica con una delle storie più strazianti che il melodramma abbia mai regalato: “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini.  L' opera è stata eseguita dall' orchestra delle terre verdiane diretta da Stefano Giaroli.

Una platea rapita ha seguito in religioso silenzio il lento spegnersi delle speranze di Cio-Cio-San, la giovane geisha che si illude di aver conquistato un amore vero, salvo scoprire quanto possano essere taglienti le promesse non mantenute.

Dall’incontro con Pinkerton al matrimonio celebrato tra sorrisi ingenui e petali di ciliegio, tutto sembra un idillio fragile e luminoso. Ma poi arriva la lunga, interminabile attesa, quel filo di speranza che si tende fino a spezzarsi con un fragore sordo. Quando Butterfly si accorge di essere stata solo un passatempo esotico, la sua anima si spegne in un colpo solo, lasciando dietro di sé il vuoto e il nostro dolore di spettatori impotenti.

Il canto disperato di Butterfly

Leyla Gu è stata una Butterfly dolce e tragicamente umana, capace di far tremare il cuore con ogni nota.. Insieme a Danilo Formaggia, Pinkerton tanto affascinante quanto inetto nell’amare, hanno costruito un dramma che ci ha travolti più delle stesse arie celebri. Marzio Giossi (Sharpless), Anna Malavasi (Suzuki), Enrico Iviglia (Goro), Kate Pinkerton (Tania Carbonero) e tutti gli altri interpreti hanno contribuito a tessere questo arazzo di dolore e bellezza.

Eppure non è stata una questione di tecnica o di scena, ieri sera: è stato piuttosto un racconto che ci ha sussurrato nell’orecchio quanto l’amore possa diventare un’arma. Butterfly che dà l'addio al figlio, e chiede di fissarle il viso affinché ne rimanga uno sbiadito ricordo, là in America: un’immagine che rimane incollata dentro, come una ferita che brucia dolcemente.

"Con Madama Butterfly si è chiusa una terza edizione di AstiLirica ricca e ben riuscita, capace di spaziare dal barocco all’opera novecentesca - spiega l'assessore Paride Candelaresi - Gli appuntamenti previsti in cartellone hanno riscosso grande successo di pubblico, confermando un interesse vivo per l’Opera. Dal Battistero al Teatro Alfieri, dove è tornato il pianoforte con il recital di Roberto Cominati, la rassegna ha mostrato vitalità".

Applausi pieni di commozione

Alla fine, il pubblico si è alzato in piedi. Non per la bravura — che pure c’era, eccome — ma perché dopo aver assistito alla caduta di Butterfly non potevamo fare altro che dirle grazie. 

Grazie per averci ricordato che la fiducia cieca, quando tradita, diventa una lama. Che l’amore, se non è condiviso, può condurre al baratro. Che la bellezza di una melodia può farci piangere più di mille parole. 

Alessandro Franco

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