L’Istituto “A. Monti” di Asti è stato protagonista nelle ultime settimane di tante attività culturali, artistiche e ricreative: presentazioni di libri, esposizioni delle opere d’arte realizzate dagli studenti, spettacoli teatrali, inaugurazione dei rinnovati spazi dell’Atelier scientifico “Epystemopolis”, foto di classe per l’annuario scolastico. Nei prossimi giorni, questo già nutrito programma di iniziative sarà ulteriormente arricchito dai saggi e concerti di fine anno degli allievi del Liceo Musicale, indirizzo di studio che l’istituto ha attivato a partire dall’anno scolastico 2020/2021, ampliando così la propria offerta formativa.
Tra le diverse esibizioni in programma, indubbiamente tutte di grande interesse e valore artistico, un’attenzione particolare merita il concerto dell’orchestra del Liceo Musicale, previsto venerdì 3 giugno, a partire dalle ore 18.30, nel cortile della succursale dell’Istituto “Monti”, in Via Gabiani 30, "poiché - spiegano dalla scuola - rappresenta non soltanto un momento artistico di alto livello, ma anche, forse soprattutto, la prima presentazione alla cittadinanza di un progetto formativo dalle significative ricadute sociali, realizzato grazie alla collaborazione tra l’istituzione scolastica e le risorse del territorio".
A partire dal corrente anno scolastico, infatti, il Liceo Musicale dell’Istituto “Monti” ha iniziato a collaborare con l’ASO, Asti Sistema Orchestra, un’associazione che da anni è un punto di riferimento sul territorio astigiano per la formazione di musicisti di età compresa tra 8 e 20 anni.
La collaborazione tra queste due realtà è nata innanzitutto dalla condivisione del medesimo obiettivo, che è quello di formare i ragazzi alla musica e alle arti, ma anche dall’interesse per le modalità con cui l’ASO porta avanti l’insegnamento della musica. Essa, infatti, si avvale del metodo di didattica della musica noto come El Sistema, di cui è anche testimonial in Europa; questo modello didattico musicale è stato ideato in Venezuela nel 1975 dal musicista ed educatore Josè Antonio Abreu e ha alla base un approccio alla musica quale strumento per aiutare, mediante lo studio dello strumento e la socializzazione, bambini e ragazzi che vivono ai margini della società.
"Il concerto di venerdì 3 giugno, quindi, segna il debutto di questa collaborazione, che – siamo certi – proseguirà negli anni a venire, con ricadute positive non soltanto in campo musicale, ma, ancora di più, in campo sociale ed educativo".