Commentando il pacchetto di misure sul lavoro contenuto nella proposta di Manovra finanziaria varata dal Governo Meloni, il presidente di Asti Agricoltura Gabriele Baldi ha affermato: “Accogliamo con soddisfazione la reintroduzione del meccanismo dei buoni lavoro in agricoltura poiché riteniamo possa essere uno strumento di flessibilità utile al settore, che nel contempo contribuisce anche a favorire l'occupazione temporanea di chi è alla ricerca di un impiego”.
I cosiddetti “voucher”, non più in vigore dal 2017, possono infatti agevolare le imprese agricole che, soprattutto nei periodi concomitanti la raccolta di frutta e verdura o con la vendemmia, hanno la necessità di occupare persone disponibili a lavorare in modo trasparente e nel pieno rispetto delle regole.
“Il contratto di prestazione occasionale deve però perdere le precedenti rigidità – spiega Mariagrazia Baravalle, direttore dell’associazione datoriale agricola – Lo strumento precedente non era utilizzabile dalle imprese con più di 5 dipendenti, ora invece sembra si inserisca il limite di 10 e questo è un segnale positivo. C’è bisogno di intervenire sulla norma precedente, estendendola anche alle grandi aziende, modificando tetti reddituali e categorie di lavoratori che possono accedervi, ad oggi limitate a studenti fino a 25 anni, pensionati, disoccupati e percettori di integrazioni al reddito”.
“Attendiamo ora la pubblicazione del disegno di legge – conclude Baldi – e auspichiamo che a livello nazionale, anche attraverso un confronto costruttivo con le parti sociali, si possa dare piena attuazione a quanto enunciato dal Governo, in un’ottica di semplificazione delle procedure e di piena tutela dei lavoratori. Riteniamo da sempre che questo sia l’approccio corretto di partenza per guardare in modo pragmatico ai problemi e per trovare insieme soluzioni intelligenti, senza pregiudizi ideologici”.