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Agricoltura | 30 novembre 2022, 07:30

Coldiretti Asti ‘promuove’ la legge di Bilancio del governo Meloni

I vertici dell’associazione la ritengono positiva nel complesso, ma comunque perfettibile

Marco Reggio (a sinistra) e Diego Furia, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Asti

Marco Reggio (a sinistra nell'immagine) e Diego Furia, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Asti

“E’ una finanziaria nel complesso positiva che va nella direzione di tutelare un comparto strategico per il Paese e rispetto alla quale, tuttavia, esistono ancora margini di miglioramento nel corso dell’iter parlamentare, in particolare, relativamente all’IVA sul settore zootecnico, la riduzione delle accise per i birrifici artigianali e interventi sulle agro-energie

Questo il parere espresso da Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti, in merito alla legge finanziaria del governo Meloni, che l’associazione di categoria ha analizzato principalmente per quanto concerne il settore agricolo: dall’esenzione Irpef all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alle risorse per la sovranità alimentare, dai buoni lavoro per semplificare le assunzioni al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione fino ai contributi per il fermo pesca.

Per Coldiretti, l’elemento di forza della manovra “agricola” è il fondo per la sovranità alimentare finalizzato a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale, anche, con interventi per valorizzare il cibo italiano di qualità, per ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, per sostenere le filiere e per garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato.

Per tutte queste finalità sono stati stanziati 100 milioni nel triennio. Inoltre, un budget di 225 milioni è messo a disposizione di progetti di innovazione, dalla robotica alle piattaforme e infrastrutture 4.0 mentre, al quale si aggiunge un fondo di 500 milioni (per il 2023) per sostenere gli acquisti di prodotti alimentari di prima necessità relativamente ai soggetti con Isee non superiore a 15mila euro.

Contro il caro energia, poi, per il primo trimestre 2023 viene riconosciuto il Credito di Imposta in favore delle imprese agricole, della pesca e per i conterzisti, pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati; Credito d’Imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all'allevamento degli animali.

Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura, invece, sempre per il 2023 è previsto l’esonero contributivo, per un periodo massimo di 24 mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali under 40 anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

“Importanti, infine, - conclude il direttore Coldiretti Asti Diego Furia - i buoni lavoro in arrivo nelle campagne, ma occorre puntare maggiormente sulla sburocratizzazione attraverso il confronto con le Istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli”.

Redazione

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