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Il Punto di Beppe Gandolfo | 09 gennaio 2023, 07:59

Lo scandalo di Ronaldo

"7 euro al secondo, 380 euro al minuto, 23 mila all’ora, 550mila al giorno, quasi 4 milioni alla settimana, 16 milioni al mese, 200 milioni all’anno. E' quanto guadagnerà Cristiano Ronaldo per i prossimi due anni con la squadra calcistica dell’ Arabia Saudita, Al-Nassr".

Lo scandalo di Ronaldo

7 euro al secondo, 380 euro al minuto, 23 mila all’ora, 550mila al giorno, quasi 4 milioni alla settimana, 16 milioni al mese, 200 milioni all’anno. E’ quanto guadagnerà Cristiano Ronaldo per i prossimi due anni con la squadra calcistica dell’ Arabia Saudita, Al-Nassr. Cifre da capogiro, ma rileggendole con calma, ciò che mi fa più impressione sono quei 7 euro al secondo. Anche quando dorme.

Non discuto il Ronaldo calciatore: ho ancora negli occhi la rovesciata con la maglia del Real Madrid a Torino contro la Juve o lo stacco di quasi due metri da terra per colpire la palla di testa in una partita contro la Sampdoria.

Non discuto che l’emiro arabo possa spendere i soldi come vuole. Sono suoi.

Ritengo aberrante che tutto ciò venga reso pubblico e non ci sia nessuno al mondo che si permetta di dire che questo fa schifo. Che è un mondo che sta andando a rotoli, proprio per queste follie.

Sarebbe fare facile populismo ricordare che, mentre ogni minuto Cr7 guadagna 380 euro, in quello stesso minuto cinque bambini muoiono nel mondo a causa della denutrizione. Con la sua beneficienza, segreta e nascosta, quanti ne aiuterà o salverà il calciatore più pagato al mondo? Chissà? Chi può dirlo? Forse molti di più…

Facile anche fare il paragone con donne e uomini della stessa età di Ronaldo che passano la vita in laboratorio a ricercare cure contro il cancro e prendono stipendi da fame, dopo aver studiato per decenni. Facile il paragone con altri calciatori che hanno raggiunto la serie A eppure guadagnano, in un anno, molto meno di quello che Cr7 incassa in un giorno.

Lo scandalo è evidente, ma pare che a nessuno gliene freghi niente. Anzi.

E allora mi piace ricordare la frase di Sadio Manè, affermato calciatore del Bayern Monaco: "Ho sofferto la fame e ho giocato scalzo. Che ci faccio con dieci Ferrari o con due aerei privati? Con i soldi che guadagno ho costruito nel mio paese, il Senegal, scuole e ospedali".

Oppure come il grande Pelè che è appena volato in cielo: “I bambini di tutto il mondo che giocano a calcio vogliono essere Pelè. Ho una grande responsabilità nel mostrare loro non solo come essere giocatore, ma anche come essere uomo”.

Medita Ronaldo, medita. Ma soprattutto meditiamo tutti noi. 

Beppe Gandolfo

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