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Attualità | 07 febbraio 2023, 17:52

Domani, 8 febbraio, San Damiano ricorda il suo eroe Fernando Stefanizzi

Il carabiniere scelto, Medaglia d'oro al valor militare, fu ucciso durante una rapina l'8 febbraio 1988

La commemorazione di qualche anno fa

La commemorazione di qualche anno fa

Domani, 8 febbraio, San Damiano ricorda, come tutti gli anni, il carabiniere scelto Fernando Stefanizzi, ucciso, durante il compimento del suo lavoro, 8 febbraio 1988.

 Il 35° anniversario inizierà alle 10 da piazza Libertà con alcuni momenti istituzionali alla presenza delle autorità civili e militari. Sarà presente il generale dell'Arma, il prefetto, il comandante provinciale dei carabinieri, il questore di Asti e tutti i vertici dei carabinieri locali.

Alle 10.45 si terrà la messa nella chiesa di San Giuseppe, celebrata anche dal cappellano dell'Arma e al termine commemorazione in Sala consiliare.

"Saranno presenti - spiega il sindaco di San Damiano, Davide Migliasso - le scuole di ogni ordine e grado per coinvolgere i giovani e sensibilizzarli. Speaker sarà una studentessa della VB del Penna e ci saranno anche le associazioni di volontariato".

Per la commemorazione, anche al cimitero, saranno presenti anche la moglie di Stefanizzi, Cinzia e i figli Emanuela (carabiniere) e Daniele.

La vicenda

Erano le 12,35 dell'8 febbraio 1988 quando due sconosciuti, armi in pugno e calzamaglia sul viso, fecero irruzione nella piazza, davanti alla Chiesa barocca di San Damiano. Sulla loro auto un terzo complice.

C'era il mercato quel giorno. I due scesi da una Fiesta si diressero verso l' ufficio postale, pieno di persone. "Fermi tutti è una rapina" urlarono, come in un film, purtroppo era una terribile realtà.

Stefanizzi e il comandante Mancuso, in borghese, si precipitarono, Mancuso entrò nell'ufficio. I rapinatori si fecero consegnare 15 milioni di lire e li gettarono in una sacca. Mancuso provò a seguirli ma fu scoperto e colpito con il calcio di una pistola, i banditi spararono in aria ed è a questo punto che Stefanizzi intervenne gridando, sparando in aria e gettandosi all'inseguimento.

Uno dei banditi si voltò e lo colpì in pieno petto, Mancuso provò ad intervenire, ma venne preso in ostaggio e liberato un'ora dopo, nelle campagne di Chieri, pesto e dolorante.

Fernando Stefanizzi morì in ospedale, ad Asti, poco dopo

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