Arrivano buone notizie dal CTO di Torino, presso cui è ricoverato da alcuni giorni un nomade quindicenne che sarebbe rimasto folgorato dal contatto con dei cavi dell’alta tensione. Come già riportato in un precedente articolo, vista la gravità delle ustioni riportate, i medici si sono visti costretti ad amputargli entrambe le mani, inizialmente riservandosi la prognosi.
Che questa mattina è stata sciolta: il ragazzo è stato stubato e svegliati ed è cosciente. Pertanto, pur permanendo il dramma della doppia amputazione subita, non rischia più la vita. La nuova prognosi è di 120 giorni.
Dal punto di vista investigativo, invece, resta da definire la dinamica di quanto accaduto nel pomeriggio di giovedì, quando il giovane è stato portato da alcuni parenti, in gravissime condizioni, al Pronto Soccorso del Cardinal Massaia, da dove è stato trasferito al CTO per venire sottoposto a cure più mirate. La Procura per i minorenni presso il Tribunale di Torino ha aperto un fascicolo d’indagine sulla vicenda.