Da tempo, ormai, fare un passaporto, si è rivelato impresa titanica, con tempi lunghi e attese anche di mesi. Per questo motivo Prefettura e Questura di Asti hanno messo in piedi iniziative per facilitare e accelerare le pratiche.
Pandemia e Brexit responsabili dei ritardi
"Con la pandemia - spiega il prefetto, Claudio Ventrice - si sono fermate le pratiche, anche perché non si poteva viaggiare e questa è stata la causa fondamentale. Inoltre da quando gli inglesi sono usciti dalla comunità europea non si può utilizzare la carta di identità".
Non un problema solo astigiano, ma che riguarda tutte le questure d'Italia e a Torino, negli ultimi giorni, durante un open day c'erano 8mila persone.
Dopo una riunione anche con il presidente della Regione Alberto Cirio, si è pensato di coinvolgere i Comuni con sportelli dedicati.
"Molti sindaci - spiega ancora Ventrice - rimarcano di essere senza personale, ma in 12 si sono resi disponibili per ricevere la documentazione. Il Comune di Asti ha qualche difficoltà".
Questi i Comuni
Bubbio, Canelli, Castel Boglione, Castelnuovo don Bosco, Mombercelli, Moncalvo, Nizza Monferrato, Portacomaro, San Damiano d'Asti, Vesime, Villafranca, Villanova
In questura, intanto, gli sportelli sono diventati sei e la situazione sta già migliorando.
Nuovi sportelli e nuove risorse
"Il primo responsabile è proprio la questura - rimarca il questore, Sebastiano Salvo che racconta un po' di numeri - ci siamo trovati con un discreto arretrato, ad Asti nell'ordine di 6/8mila titoli, prima del Covid non c'erano criticità con5/6000 passaporti l'anno, dopo il Covid siamo scesi intorno a 2/3000, la Brexit ha inciso dal 30 al 40%. Ai miei collaboratori ho detto: 'o nel 2023 riusciamo a fare almeno 13mila passaporti o finiamo nel 2050" - scherza.
Da qui l'idea di coinvolgere i Comuni e fare un intervento drastico. In questura sono arrivate anche nuove risorse da Alessandria ed è stata raddoppiata la forza lavoro (da 4 a 8). "Sono stati fatti anche movimenti di uffici per le produzioni - rimarca Salvo - e Roma ci ha mandato nuovi macchinari. Su marzo sono state ricevute 481 persone allo sportello e siamo già a 650 passaporti. Conto che con il 2023 avremo risolto il problema".
"Ogni settimana, tarando la disponibilità di organico, abbiamo aumentato i posti , al venerdì possiamo introdurre dai 120 ai 140 posti per la settimana successiva. Tra giugno e luglio potremmo arrivare a raccogliere i primi frutti".
Le urgenze
C'è una seconda operazione che riguarda le urgenze. "Abbiamo attivato - ricorda il questore - il numero telefonico dalle 12.30 alle 13.30 e c'è la casella di posta elettronica appositamente dedicata per non lasciare indietro nessuno. Non ho pianificato open day, al momento".
Alla strategia si aggiunge, appunto, la collaborazione con i Comuni. "Non possiamo delegare tutta la procedura, siamo vincolati da normative nazionali, ma se c'è uno sportello dove ricevere i cittadini, viene ritirata la documentazione, si validano foto e firma, si verifica la correttezza della documentazione accelerando i tempi e consentendo di destinare lo sportello del venerdì per 48 prenotazioni gestite direttamente dai Comuni".