Venerdì 31 marzo alle 21 allo Spazio Kor di Asti, in piazza San Giuseppe, va in scena “La cucina è chiusa” di Paolo Ferrero, spettacolo fuori abbonamento inserito nel cartellone 2022/2023 del Teatro Alfieri.
In scena...
Il ristoratore Alberto Barbi, la cameriera Isabella Tabarini, regia Alessio Bertoli, scenografia Marco Aru, costumi Atelier Habibi, assistente di scena Selene Riccio, produzione N.I.G. - Nuove Idee Globali, responsabile di produzione Loredana Bosio.
Originariamente concepito come un omaggio alla memoria del noto gastronomo astigiano, Avvocato Giovanni Goria, l’atto unico di Paolo Ferrero “La cucina è chiusa” è diventato – lettura dopo lettura, confronto dopo confronto tra l'autore e il regista, Alessio Bertoli – un’originale riflessione sul mondo del mangiare e bere contemporaneo. Alle prese con la sua prima opera scritta per il teatro, l’autore ripropone sul palcoscenico quei toni crepuscolari che già avevano contrassegnato il suo romanzo d’esordio (“Anime in carpione”, Mursia 2001) raccontando i momenti che precedono una qualunque chiusura serale in un anonimo ristorante di provincia.
In scena, una coppia di personaggi, il ristoratore e la cameriera, rispettivamente, l'attore torinese Alberto Barbi, e l'attrice Isabella Tabarini, astigiana d'adozione: due individui che – come tanti - hanno trascorso buona parte della loro grigia esistenza lavorando duramente fianco a fianco senza mai conoscersi. Se non addirittura misteriosa, l’atmosfera che si respira in scena, pare comunque simbolica, allusiva, greve di un indefinito “qualcosa” che dovrà presto succedere o rivelarsi.
Spostata sullo sfondo, la rievocazione un po’ fantomatica di Giovanni Goria, “gastronomo e gentiluomo” del Buon Tempo antico, sentimentalmente collocato al principio del racconto nel “golfo mistico” del ricordo prima di essere scaraventato anch’egli nel dimenticatoio da parte di un mondo che corre verso strutture, meccaniche e tecnicismi, alieni da ogni residuale umanità: per dirla col regista, Alessio Bertoli, “Un mondo sol più fatto di ‘effetti speciali’, che non di ‘affetti speciali’…”.
Ma, in fin dei conti, è lo stesso senso della vita a essere chiamato in causa durante quest’ora di teatro, con tutto quel carico di domande inevase o silenziate in quel tintinnare apparentemente lieto dei calici o nelle succulenze trionfali delle vivande. Domande o questioni che la frenesia negoziale delle nostre esistenze collocano prudentemente in congelatore: l’amore, le illusioni, le speranze, il trascorrere di un tempo che si fa silenzio e – forse – destino.
Scritto nel 2019 e rappresentato per la prima volta durante il festival Estiamo Insieme 2021 ad Asti in piena Pandemia, lo spettacolo viene riproposto con una guerra in corso e di fronte a scenari di possibili, ulteriori disfacimenti sociali, politici, economici. Pertanto la messa in scena e l'intera regia della pièce saranno completamente diverse rispetto alla rappresentazione precedente, adeguandosi al mutato contesto del mondo esterno.
Biglietti 15 euro, prenotazioni alla biglietteria del Teatro Alfieri, aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17. Tel. 0141.399057-399040. www.teatroalfieriasti.it