Non una, ma ben tre neo centenarie – residenti rispettivamente a Castel Boglione, Isola d’Asti e Piovà Massaia – sono recentemente entrate a far parte del sempre più folto gruppo di “Patriarchi dell’Astigiano”
Giuseppina Olivieri
Nata il 24 marzo 1923 da una famiglia contadina tanto numerosa quanto povera, trasferitasi a Castel Boglione dalla natia Campo Ligure in cerca di maggior fortuna, si sposò a 19 anni con un giovane che viveva nella cascina attigua a quella che, con enormi sacrifici, i suoi genitori erano riusciti ad acquistare.
Dal matrimonio sono nati Assunta e Pasquale, che l’hanno festeggiata insieme al nipote Gianluca e alle figlie di quest’ultimo, Gaia e Veronica. Era presente anche il consigliere provinciale Luigi Gallareto (che, a nome del presidente Maurizio Rasero, le ha consegnato la pergamena di “Patriarca dell’Astigiano” insieme ad alcune pubblicazioni dell’Ente) e il sindaco di Castel Boglione Gianfranco Bossi.
Giuditta Bussi
Più conosciuta come Tina, è nata a Calosso, in frazione Pian del Salto, il primo marzo 1923 e vi ha trascorso la giovinezza con i genitori, un fratello e due sorelle. Nel 1942 si è sposata con Vittorio, presto fatto prigioniero dai tedeschi durante il servizio militare e tornato a casa solo 18 mesi dopo. Nel 1945 la famiglia si trasferisce ad Asti dove la coppia, tra molti sacrifici, alleva tre figli: Stefano, Pierangelo e Maria Grazia.
Rimasta vedova nel 1992, la signora Giuditta si è quindi trasferita ad Isola d’Asti, attorniata dall’amore dei figli, dei nipoti e dei pronipoti che l’hanno festeggiata presso l’Agriturismo Brichet in frazione Repergo. Oltre alla famiglia sono intervenuti Angelica Corino (consigliere provinciale che, a nome del presidente Rasero, le ha consegnato la pergamena di “Patriarca dell’Astigiano”), il sindaco di Isola d’Asti Michael Vitello e il vicesindaco di Calosso Angelo Grasso.
Maria Rosingana
Nata a Piovà Massaia il 22 marzo 1923, si è successivamente trasferita a Torino, lavorando nella portineria della fabbrica di stecche da biliardo nella quale il marito svolgeva il lavoro di operaio. Una volta raggiunta la pensione, la coppia è tornata a Piovà Massaia e, dopo essere rimasta vedova, la signora Maria ha trascorso un breve periodo in casa di riposo finché, nel pieno della pandemia, la famiglia ha deciso di farla rientrare in casa dove vive tutt’ora.
A festeggiarla, oltre alla figlia e alla nipote in dolce attesa, il consigliere provinciale Sara Rabellino che, a nome del presidente Rasero, le ha consegnato l’attestato di “Patriarca dell’Astigiano” oltre ad alcune pubblicazioni dell’Ente”. Con lei il vice sindaco di Piovà Massaia Marinella Ferrero.