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Economia e lavoro | 28 marzo 2023, 18:24

Obesità: un'informazione più capillare può fare la differenza?

Da sempre, informazione e prevenzione procedono a braccetto

Obesità: un'informazione più capillare può fare la differenza?

Da sempre, informazione e prevenzione procedono a braccetto. Informare le persone circa i pericoli che corrono, può aiutarli ad affrontare in maniera più decisa un problema che è ancora possibile correggere. Ad oggi, l'obesità rappresenta una delle priorità assolute del Servizio Sanitario Nazionale. E i numeri confermano la diffusione di una patologia la cui gravità viene spesso sottovalutata: nel vecchio continente, oltre il 50% della popolazione è in sovrappeso, mentre il 17% è obeso. In Italia, grazie alla dieta mediterranea e all'impegno costante del Ministero della Salute, l'obesità interessa l'11% della popolazione. Tuttavia, la percentuale sale fino al 18% tra gli adolescenti. Ed è proprio la condizione di questi ultimi il dato più allarmante.

Informare per prevenire

Il Ministero della Salute ha avviato una campagna informativa capillare, mirata a far comprendere alle persone i rischi legati a talune abitudini scorrette. Ben conscia del valore dell'informazione, anche Redcare ha deciso di informare i propri utenti circa le patologie e i disturbi più diffusi, onde migliorare la comprensione relativa ai rischi e alle possibili cure. Che si tratti di malattie stagionali, allergie o disturbi del sonno, per Redcare è importantissimo informare e consigliare i propri clienti circa i comportamenti da adottare e le scelte da assumere di volta in volta. E le guide condivise da Redcare sulla propria piattaforma hanno proprio quest'obiettivo. Parliamo di un'ampia raccolta di testi informativi, che trattano argomenti quali salute e medicina e il cui scopo è indagare i sintomi, le cause e i possibili trattamenti delle patologie e dei disturbi più diffusi. Inoltre, lo scopo di questi articoli è mettere in guardia dall'uso scorretto dei farmaci, spesso più pericoloso delle malattie stesse. Chi vuol saperne di più, magari prima di acquistare determinati farmaci sulla piattaforma di Redcare, può dare un'occhiata ai tanti suggerimenti utili, disponibili in qualsiasi momento e consultabili da qualsiasi dispositivo connesso a internet.

Obesità: una battaglia sempre più attuale

Mettere in guardia la popolazione dai rischi legati alle cattive condotte è fondamentale. A confermarlo, semmai ce ne fosse bisogno, uno studio internazionale che ha coinvolto diversi Paesi in 5 continenti, il cui obiettivo era identificare attitudini, percezioni e comportamenti delle persone impegnate a curare i loro problemi di obesità. I risultati mostrano criticità evidenti: l'84% degli intervistati era consapevole della propria condizione, ma soltanto il 60% di questi la riteneva una malattia pericolosa. Inoltre, la maggior parte delle persone ha dichiarato di voler gestire la propria salute in maniera autonoma, senza l'intervento di medici o specialisti. A peggiorare la situazione concorre il fatto che parecchi sistemi sanitari, pubblici e privati, non garantiscono ai pazienti obesi gli stessi livelli di assistenza erogati per altre malattie croniche (quali il diabete, il cancro, le malattie reumatiche e cardiovascolari). Attualmente, in Italia non esistono programmi rieducativi e/o terapeutici tesi ad invogliare i pazienti con obesità a modificare il proprio stile di vita. Infine, vale la pena sottolineare come nessuno dei farmaci utilizzati venga rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale. Appare chiara, quindi, la necessità di correggere il tiro: l'obesità non è soltanto la risultante del bilancio calorico giornaliero, ma è una patologia complessa, che andrebbe trattata con un approccio multidisciplinare.

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