Sabato 13 Maggio, il Nuovo Circolo Nosenzo di Asti ospiterà la presentazione del libro “Il Paese delle armi. Falsi miti, zone grigie e lobby nell’Italia armata” di Giorgio Beretta, edito da Edizioni Altreconomia.
L'evento è organizzato dall’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia, insieme ad Ambiente Asti, Asti LAB, ACLI, Rete Welcoming e alle associazioni astigiane.
Il libro affronta in modo rigoroso e con uno sguardo lucido i temi del possesso e della diffusione legale delle armi in Italia. Beretta mette in discussione i falsi miti che circondano il possesso delle armi, ad esempio quello secondo cui sarebbe difficile ottenere una licenza per armi, e sfata diverse credenze sull’utilizzo delle armi, come quella che sostiene che un’arma in casa renderebbe tutti più sicuri. Inoltre, Beretta riporta i dati sugli omicidi e i femminicidi commessi con armi legalmente detenute e svela le zone grigie della detenzione delle armi, come la mancata trasparenza sul numero di possessori di armi in Italia.
Il libro affronta anche il tema dell’impatto economico e occupazionale della produzione di armi, smontando l'idea che la produzione di armi abbia un impatto positivo sull'economia e sull'occupazione.
Beretta rivela, infine, cosa gravita attorno alla galassia dei legali detentori di armi, delle loro lobby e dei partiti che li sostengono. L’autore del libro, analista del commercio di sistemi militari e di “armi leggere” e dei rapporti tra finanza e armamenti, dedica da diversi anni particolare attenzione al tema della diffusione delle armi in Italia in relazione al fenomeno degli omicidi in famiglia e dei femminicidi. Svolge la sua attività di ricerca per l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia che fa parte della Rete italiana pace e disarmo.
Beretta dialogherà con il giornalista Paolo Viarengo durante la presentazione del suo libro. Sarà un'occasione importante per comprendere meglio la situazione del possesso delle armi in Italia e riflettere sui cambiamenti che potrebbero essere fatti per garantire maggiore sicurezza alla popolazione.