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Attualità | 07 giugno 2023, 08:12

"In tanti hanno deriso mio fratello, l'uomo del carrello, ma nessuno si è chiesto se ha bisogno di aiuto"

A monte del video, diventato virale sul web, dell'uomo che attraversa piazza Martiri incurante delle auto, vi è un profondo dramma umano documentato dalla lettera inviataci da uno dei suoi fratelli

Immagine dal web

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Senza necessariamente 'scomodare' il premio Nobel Luigi Pirandello, secondo cui spesso dietro situazioni apparentemente grottesche si celano profondi drammi, in piena 'età dei social' è più che mai indiscutibile che, troppo spesso, a monte di episodi diventati virali in rete vi sia un profondo disagio. 

Non fa eccezione la vicenda, ripresa anche da noi un articolo pubblicato qui, dell'uomo che attraversa piazza Martiri della Libertà con un carrello della spesa, apparentemente incurante delle auto in transito.

In molti, noi compresi, si sono chiesti se abbia agito in quel modo in preda ad alterazione alcolica o per quale altra ragione, sottostimando l'ipotesi che dietro quel comportamento si celi un profondo dramma, personale e familiare, cui le istituzioni preposte sembrano non potere o non riuscire a porre rimedio o, quantomeno, fornire sufficiente supporto. Come ben documentato dalla lettera che il fratello dell'uomo ci ha inviato per inquadrare correttamente la situazione e che pubblichiamo integralmente.

 

Buongiorno Direttore,

ho visto che molti han condiviso il post sul "No, ma stiamo bene ad Asti"... di mio fratello. Si perchè si tratta di mio fratello con dei seri e gravi problemi psicologici ed economici.

E' da moltissimo tempo che noi cinque fratelli stiamo tentando in ogni maniera di aiutare e far curare. Non sono servite le maniere forti della polizia, gli annunci di suicidio... i sedativi del 118 ed il tempo passato in ospedale... a far capire il "disagio" in cui si trova la mente di nostro fratello. Ne a lui ne agli operatori della salute.

Quasi quotidianamente i vicini di casa ci chiamano per le corbellerie che combina e... "Suo fratello è normale" mi risponde la psichiatra dall'ospedale ch'è riuscita a visitarlo (dopo aver passato la notte ammanettato a letto per tutela sua e degli altri pazienti). Si quell'uomo matto del post è mio fratello.

E le istituzioni a cui ci siamo rivolti ci dicono: "E' in salute ed in grado di intendere e non possiamo fare TSO poiché non ci sono (ancora) gli estremi. abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare. Comunicazioni di qui comunicazioni di la. Aspettiamo che "ci siano gli estremi" per un TSO e poi vedremo".

Io non so se tutto coloro (e sono numerosissimi) che hanno speso facili commenti su FB ed oggi anche sul suo giornale, si siano posti il problema: ma perchè fa così avrà bisogno? Chi lo guarda? Vado io!

Purtroppo continuerò, coi miei fratelli, a tentare di ri-metterlo in salute, per lui, per sua figlia, perchè possa non esser più deriso in questi suoi comportamenti "da matto"... che matto non è.

Lettera firmata

Redazione

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