Viaggio nella bellezza: Santa Maria Nuova oltre le cicatrici. Un quartiere da amare

Mi hanno sempre insegnato che nella vita si può dire tutto (o quasi). L'importante è avere cura del modo in cui lo si fa.

Quello dell'avere cura è un concetto che, negli ultimi mesi, sta di nuovo tornando a fare parte di me. Dagli affetti alle relazioni, dal lavoro all'interiorità. Avere cura di qualcuno e di qualcosa richiede tempo.

Custodire i ricordi, al ripario dalle intemperie umane

E più il tempo passa e più capisco quanto sia importante avere cura dei ricordi: custodire quelli positivi nella nostra mente, al riparo dalle intemperie umane di oggi e del domani.

Con la rubrica Orgoglio Astigiano settimanalmente racconto i volti di Asti sotto una luce nuova: quella che piace a me, quella che penso piaccia a tanti, ma che capisco possa non piacere a tutti.

La tovaglia per le occasioni speciali

Curo ogni intervista come fosse una tavola per le occasioni speciali. La tovaglia che scelgo ogni volta è quella buona: fresca, colorata, diversa dal solito, ma con un buchino. Racconto storie a lieto fine, senza dimenticare di fare cenni a criticità, a cose che non vanno, ad aspetti che potrebbero andare decisamente meglio. Cerco di offrire stimoli e piccolissime soluzioni. Volgarmente, cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno. Giornalisticamente, ho un approccio costruttivo. Filosoficamente, allontano il nichilismo passivo.

Con la stessa filosofia e le stesse consapevolezze, provo a raccontarvi l'Orgoglio che si respira in una zona della città. Un Borgo che conosco bene e di cui mi piacerebbe conservare il ricordo bellissimo che il mio cuore ospita da quando sono bambina. Vi parlo del Borgo Santa Maria Nuova e di quel lato di corso Alfieri che in troppi, ormai, considerano di "serie B", per non dire C.

Quel lato di corso Alfieri che porta in piazza I Maggio è dolcemente scolpito nei miei ricordi. Ci ho passato l'infanzia. Da piccola ogni occasione era buona per farmi accompagnare all'Upim. Adoravo fare le scale per passare al reparto dei giochi. Quanto era bello, che atmosfera magica c'era. Mi sembrava così grande quel contenitore ora vuoto. E io ero così piccola.

Crescendo, quel lato di corso Alfieri è diventato sinonimo di famiglia. E non posso fare a meno di pensare agli appuntamenti che io e nonno Bernardo ci davamo lì, per poi passare ore a parlare seduti al bar Aurora, completamente immersi nel flusso delle nostre parole e nel continuo fluire delle persone attorno.

Da quando nonno non c'è più l'aria che respiro passeggiando lì è diventata diversa, ma sono convinta che custodire quel ricordo, proteggerlo, sia la chiave per capire il valore reale di ogni luogo.

Il Borgo Santa Maria Nuova è attivissimo, è un fiume in piena di iniziative. Passeggiando per corso Alfieri si notano attività storiche, radicate sul territorio da tantissimi anni, orgogliosamente astigiane. Orgogliosamente resilienti.

Parliamo con Paolo ed Enrica

Ne parlo con Paolo ed Enrica.

Siamo Paolo Scapparino ed Enrica Vogliotti, rispettivamente presidenti di Fipe e Terziario donna, associazioni all'interno di Ascom Confcommercio Asti. Oggi non scriviamo in riguardo ai nostri ruoli, ma come cittadini, imprenditori e persone che vivono tutta la giornata in questo quartiere, tra piazza Alfieri e piazza I Maggio.

Siamo qui per dire quanto questo quartiere sia bellissimo, vivo e pieno di aziende assolutamente sane sotto tutti i punti di vista. Siamo portavoce di tutte quelle persone, commercianti e artigiani che sono nel nostro quartiere, attività addirittura storiche e meravigliosamente conservate come la mitica Torrefazione Ponchione, la Farmacia Alfieri, Visetti Ortopedia, il Campanarò, la panetteria Rubat, la gioielleria Gamba, L'erboresteria il Giardino della vita, noi del Caffè lo Spuntino e non ultimo l'Intingolo Astesano e il negozio di scarpe e vestiti di altissima qualità Sotto Sopra. Ne ce ne vogliano tutti gli amici che abbiamo dimenticato, ma l'elenco di eccellenze è interminabile. Questo per dire cosa? Che è un quartiere attivo e pieno di vita.

Nel nostro ventre si trova il quartier generale del nobile Borgo Santa Maria Nuova e un polo universitario, sede anche di importantissimi convegni.

Non bisogna tuttavia dimenticare altre attività nuove e importantissime che si stanno per trasferire qui da noi, per privacy non diremo per ora i loro nomi.

 

Difetti di fabbrica?

E sì, la Galleria Argenta è lontana dai fasti di un tempo, l'Upim ora è un contenitore vuoto, molte attività pagano quotidianamente il prezzo di una crisi che sembra non finire mai. Ma c'è Libraccio, ci sono realtà storiche, ci sono eccellenze che da lì non hanno la minima intenzione di andar via. 

E sì, il nonno non c'è più, ma quando passeggio per corso Alfieri tutto mi ricorda lui. Dalla bellissima chiesetta ortodossa di Santa Maria Nuova a via Fontana, passando per l'iconicità della Chiesa di San Pietro. Altro Borgo, stessa eccellenza.

E sì, ci sono criticità anche in questa zona, ci sono polemiche, ci sono malumori.

E se il buco di questa meravigliosa tovaglia fosse il punto di partenza per ritornare a metterla sul tavolo per le occasioni speciali? E se i segni del tempo, le cicatrici che si porta dietro questa zona di Asti, potessero diventare uno stimolo, un tema su cui riflettere in maniera nuova e costruttiva? E se, come primo passo, bastasse crederci di più, bastasse essere solo più orgogliosi?

Come quell'angioma che ho sulla gamba sinistra. Difetto di fabbrica?

No. 

Segno particolare.