Salvaguardare le campagne per garantire la sovranità alimentare nazionale e fermare le speculazioni e il consumo di suolo causato dagli impianti fotovoltaici a terra incompatibili con l'attività agricola è diventato un tema urgente. Coldiretti ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo un vertice con i ministri dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il problema principale riguarda la mancanza di individuazione delle aree adatte all'installazione di impianti di energia rinnovabile, mentre fondi di investimento speculativi hanno avviato iniziative senza coinvolgere gli agricoltori. La mancanza di regole nel governo del territorio ha creato un caos decisionale, portando a un abusivismo energetico con consumo di suolo e danni ecologici ed economici significativi.
Secondo uno studio di Coldiretti Giovani Impresa, sarebbe possibile utilizzare i tetti di stalle, cascine, magazzini e altre strutture agricole per installare pannelli solari, recuperando una superficie utile di 155 milioni di metri quadri e producendo 28.400 GWh di energia solare.
Coldiretti crede fermamente che le energie rinnovabili possano contribuire allo sviluppo multifunzionale delle imprese agricole, come nel settore del biogas-biometano, che ha accelerato la transizione energetica attraverso il riciclaggio dei sottoprodotti e la riduzione dell'impronta ambientale. Tuttavia, è urgente intervenire per fermare l'occupazione di suolo fertile con grandi impianti fotovoltaici a terra che alterano la vocazione originale del territorio. È necessario fermare la frammentazione del territorio e riconoscere agli agricoltori la capacità di rispondere alle sfide energetiche del paese come protagonisti.
Coldiretti si impegna a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di un'agricoltura circolare a impatto climatico zero.