Giovedì 20 luglio, alle 21.30, il Teatro Alfieri accoglie l'Aura Nebiolo Quintet per un concerto inserito nel programma della rassegna AstiJazz. Il gruppo è composto da Aura Nebiolo alla voce, accompagnata da Gledison Zabote al sassofono tenore, Nicola Meloni alla tastiera/pianoforte, Veronica Perego al contrabbasso e Francesco Brancasto alla batteria.
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Una musicista altamente talentuosa, Nebiolo si è laureata con lode in Composizione e Orchestrazione Jazz presso il Conservatorio "A. Vivaldi" di Alessandria e in Canto Jazz con lode presso il Conservatorio "G.F. Ghedini" di Cuneo. Il suo percorso musicale è iniziato fin da bambina, imparando il pianoforte classico prima di approdare al canto moderno e jazz.
Oltre a esibirsi in vari club italiani in trio, Nebiolo ha collaborato con il quintetto di ottoni Parma Brass, incantando il pubblico in tutta l'Italia centrale e settentrionale e all'estero. Attualmente è docente di canto moderno e jazz presso il Civico Istituto "G. Verdi" di Asti.
In questo concerto speciale, Nebiolo presenta il suo primo album "A Kind Of Folk", dove mostra il suo talento come compositrice, autrice e arrangiatrice.
STASERA AL TEATRO ALFIERI CONCERTO DI STANLEY JORDAN SOLO
Asti Jazz propone anche un concerto questa sera: Alle 21.30 al teatro Alfieri concerto di Stanley Jordan Solo
Straordinario chitarrista americano, candidato per 4 volte ai Grammy Awards. Nel 1985 questo stregone nato a Chicago USA), allora appena 26enne, fece scalpore con il suo album di debutto che metteva in mostra la tecnica straordinariamente non ortodossa di Jordan di suonare la chitarra toccando la tastiera con la punta delle dita per produrre suoni. Tale era la destrezza digitale di Jordan che, proprio come un pianista, poteva articolare melodie e accordi contemporaneamente con entrambe le mani. Un talento fenomenale che si è più che guadagnato il suo posto tra i migliori chitarristi jazz del mondo. Memorabile la sua cover di “Stairway to heaven” dei Led Zeppelin. Nel dicembre 2021, Guitar World ha nominato Jordan al quinto posto della classifica dei 40 chitarristi più influenti dal 1980, soprattutto per i suoi successi con il touch tapping.