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Politica | 29 luglio 2023, 07:19

La Corte dei Conti “approva” il rendiconto della Regione: scende l’indebitamento, sale la spesa sanitaria

La sanità incide sulle spese per il 74% del totale, per un totale di 10,4 miliardi di euro. Cirio: “Orgogliosi della riduzione del debito”

La Corte dei Conti “approva” il rendiconto della Regione: scende l’indebitamento, sale la spesa sanitaria

Il rendiconto della Regione Piemonte per il 2022 è regolare. A stabilirlo la Corte dei Conti, con la Procura regionale che ha scandagliato voci di spesa e d’entrata dell’ente amministrato dalla Giunta Cirio.

Il calo il debito, positiva la gestione finanziaria del 2022

La “buona” notizia per i conti della Regione è la diminuzione progressiva dell’ indebitamento, che si attesta a 4,6 miliardi di euro. In progressivo e costante calo.

Le spese sanitarie incidono sempre di più 

L’esercizio del 2022 è positivo per oltre 149,1 milioni di euro. Le entrate ammontano a 15,2 miliardi, contro spese complessive per 14,9 miliardi. La principale voce di spesa è quella riferita alla sanità: la spesa sanitaria è pari a 10,4 miliardi di euro (di cui appena 524 milioni di investimenti). Il 74% della spesa complessiva dell’ente. 

In questo caso, l’aumento è progressivo ed esponenziale: nel 2021 la Tutela della Salute rappresentava il 66% della spesa, nel 2022 il 69,32%. Oggi l’incidenza è ancora superiore. 

La richiesta: più chiarezza sui progetti Pnrr

La Procura ha però chiesto alla Regione un riscontro più dettagliato dei progetti regionali legati al Pnrr, in quanto il riscontro risulta privo di dati contabili. 

Cirio: “Orgogliosi della riduzione del debito”

Siamo felici di proseguire in questo trend positivo di pagamento dei debiti. Il fatto che si sia riusciti, anche quest’anno contraddistinto dalla coda del Covid e dagli effetti della guerra, a continuare a ridurre il disavanzo e il debito è per noi motivo d’orgoglio”, ha affermato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. 

Il governatore ha poi proseguito: “Il debito è una zavorra grande che ci portiamo dietro: dal nostro insediamento a oggi abbiamo pagato quasi 2 miliardi di euro. Nel 2022 ammontano a 500 i milioni di euro pagati. Avrebbero potuto garantire servizi”.

Andrea Parisotto


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