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Attualità | 12 settembre 2023, 14:06

Code alle Sagre, diretta-sfogo di Rasero sui social: "Scelta obbligata per salvare il festival". Chi dice "Che schifo le code" è un cogl**ne patentato" [VIDEO]

Il sindaco ha tracciato anche un bilancio sul settembre astigiano: "Senza esternalizzare la distribuzione del vino non c'erano risorse per organizzare la manifestazione"

Avventori in coda alle Sagre (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Avventori in coda alle Sagre (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Il sindaco Maurizio Rasero durante una lunga Diretta Facebook è tornato sulla questione delle lunghe code al Festival delle Sagre.

"È stata una scelta obbligata per poter salvare la manifestazione - ha spiegato - l'amministrazione quest'anno non aveva fondi sufficienti per poter far fronte all'organizzazione del festival e ha quindi dovuto ricorrere alla sternalizzazione della distribuzione di acqua e vino. era l'unica decisione possibile per poter permettere lo svolgimento del Festival delle Sagre in questo 2023".

Il primo cittadino se la prende anche con chi in questi giorni ha criticato sui social il raddoppio delle code. "Chi dice che schifo le code alle sagre è un coglione patentato - afferma Rasero senza mezze misure - le code fanno parte del Festival delle Sagre. chi critica la manifestazione non crede nell'evento e non crede nella progettualità del territorio. se un turista leggesse solo i commenti negativi non metterebbe mai più piede ad Asti".

LA REPLICA A CERRUTI

Il primo cittadino ha anche risposto direttamente all'interpellanza di Massimo Cerruti consigliere del MoVimento 5 Stelle che chiedeva spiegazioni sui disagi avvenuti durante la kermesse gastronomica. "Penso che chi riveste il ruolo di consigliere prima di fare interpellanze poteva informarsi con gli uffici competenti o direttamente con l'Amministrazione. Non so se scrive per ignoranza o per malafede".

L'amministrazione comunale però, come abbiamo già scritto domenica, è consapevole dei disagi e cercherà di lavorare per ovviarli nell'edizione 2024. "Terminata la Douja ci metteremo attorno ad un tavolo per trovare le soluzioni ai problemi che sono emersi - ha concluso - Io non me la prendo tanto con chi critica i politici, ma su chi sputa sul lavoro negli uffici comunali e delle Pro loco: senza il loro contributo essenziale e assolutamente volontario e gratuito, non ci sarebbe il Festival delle Sagre - così come non ci sarebbe il Palio senza i comitati - e molti paesi non avrebbero nessun tipo di attività sociale ed entrata economica per finanziare progetti per tutta la comunità".

Alessandro Franco


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