Una festa per celebrare una vendemmia di qualità, e un focus sul vino, certo, ma anche su ciò che rappresenta per il turismo delle zone.
Nel week end, alla Cantina di Nizza si è svolta la prima edizione della “Festa di fine vendemmia”, con la quale sono state celebrate le grandi produzioni vitivinicole del territorio, zona di riferimento per tutti gli amanti del vitigno Barbera, luogo dove nasce il Nizza DOCG, punta di diamante dell'intero panorama enologico del Monferrato.
Una vendemmia, quella 2023 che, nonostante la siccità, ha regalato uva sana e matura, anche se la quantità è stata lievemente più bassa rispetto alla media.
I grandi vini del territorio saranno immessi sul mercato nei prossimi mesi. Ogni anno i 200 soci conferitori portato in Cantina in media circa 50 mila quintali di uve selezionate e pregiate.
Di queste il 70% circa è Barbera. Abbiamo fatto un punto della situazione con il presidente della Cantina di Nizza, Maurizio Soave.
Videointervista
La Festa di fine vendemmia è stata l’occasione per celebrare un passaggio epocale per la Cantina: da tradizionale aggregazione per la cooperazione nata negli anni Cinquanta, ad azienda cooperativa che ha saputo innovare e aprirsi alla cultura del vino.
Un po' di storia
La Cantina di Nizza nacque nell'ottobre del 1955 come cantina sociale. Qui, da quasi 60 anni storia e tecnologia si fondono in una realtà che ha cambiato pelle e ha saputo rinnovarsi. Dalle vasche in muratura degli anni Cinquanta, ai moderni vinificatori, dai vecchi torchi a pressione alle nuove presse, dai sacchi in iuta olandese ai nuovissimi sistemi di filtrazione: queste sono solo alcune delle novità introdotte negli anni.
Ai moderni impianti di distribuzione del vino sfuso oggi si affianca una sala degustazione hi- tech, accanto a una sala da invecchiamento tradizionale, con botti di rovere che hanno mezzo secolo di vendemmie alle spalle.
La prima edizione della “Festa di fine vendemmia”, organizzata da R.Events, ha avuto un buon riscontro di pubblico. I grandi protagonisti sono stati i vini rossi, bianchi, rosè e aromatici: non solo Barbera e Nizza DOCG, ma anche Moscato, Cortese, Brachetto, Dolcetto e Pinot Chardonnay attorno ai quali sono state create vere e proprie esperienze culturali e di gusto. Il pubblico intervenuto ha partecipato a masterclass non convenzionali con wine tasting, visite guidate esclusive con degustazioni, laboratori a tema, degustazioni di tisane a base uva e biscotteria artigianale, attività creative anche per bambini, esperienze sensoriali ed artistiche, dj set.
La Festa è stata l'occasione per sensibilizzare i più giovani al tema della sostenibilità, attraverso laboratori dedicati. "Siamo soddisfatti – ha aggiunto Soave – della risposta che abbiamo ricevuto dal pubblico. Abbiamo accolto visitatori, wine lovers e appassionati, che hanno potuto conoscere da vicino il nostro lavoro e i nostri grandi prodotti. Crediamo che sia importante trasmettere i valori della nostra terra e aprirci a un pubblico sempre più ampio, per far conoscere le nostre eccellenze enologiche".
All'inaugurazione della festa anche il sindaco di Nizza, Simone Nosenzo e alcuni assessori e consiglieri comunali che hanno voluto confermare vicinanza a una consolidata eccellenza del territorio.