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Cultura e tempo libero | 07 dicembre 2023, 17:45

“C’era una volta nel bosco”, dieci favole per bambini tra natura e fantasia

Il primo libro di Corrado Brignolo: “Ho perso il lavoro ma ho ritrovato me stesso”

“C’era una volta nel bosco”, dieci favole per bambini tra natura e fantasia

Nella vita capitano a tutti, prima o poi, esperienze che mai avremmo immaginato di vivere … ma nulla avviene per caso.

Così è capitato a Corrado Brignolo, che ha pubblicato pochi giorni fa il suo primo libro C’era una volta nel bosco.

Facciamo quattro chiacchiere con lui.

Corrado, com’è nata l’idea di questo libro?

E’ nata grazie a mia figlia Emma, la mia musa ispiratrice. Le ho sempre raccontato storie per farla addormentare. Poi un giorno ho iniziato ad inventare e ad improvvisare, trovando sempre degli sviluppi originali, ma il giorno dopo non riuscivo mai a ricordarle. Così ho iniziato a scriverle, anche per stimolare Emma a leggere, visto che non è una grande amante della lettura. Un giorno ho mandato una favola da leggere a mio fratello che vive in Australia, per la mia nipotina e mi ha incoraggiato a pubblicarle e da lì è nato tutto.

 L'idea ha preso forma in un momento particolare della tua vita…hai voglia di raccontarlo?

Per motivi di salute, circa due anni fa, ho dovuto lasciare il mio lavoro di autista, dopo tanti anni e in questi casi non è facile rimettersi di nuovo in gioco. Ho sempre fatto lavori manuali, seguendo orari anche molto pesanti, non ero abituato a trascorrere così tanto tempo a casa, ma è proprio da lì che ho riscoperto il piacere di vivere i momenti quotidiani con la mia famiglia, in particolare con Emma,facendo davvero il papà a tempo pieno. Staccando la spina dalla solita routine lavorativa, ho lasciato spazio ad altro e la creatività ha iniziato a fluire. Ho perso il lavoro ma ho ritrovato me stesso. .. e forse non è un caso che mi sia ritornata la voglia di scrivere.

Parli di un ritorno…quindi hai scritto altro in passato?

Mi è sempre piaciuto scrivere ma non avrei mai pensato di pubblicare un libro. In passato ho scritto dei sonetti – fatti come si deve eh, seguendo proprio le regole di scrittura di un sonetto – e diverse canzoni, creando anche la musica, perché da ragazzo ho suonato per tanti anni in un gruppo “Gli Imperial”, facevamo cover italiane e straniere insieme a canzoni nostre. Diciamo che la scrittura e la musica mi hanno un po’ sempre accompagnato nel percorso di vita, ma l’ho riscoperto ora, dedicandomi a questo libro.

Perché hai scelto di scrivere un libro di favole? C’è una componente autobiografica?

Le favole mi hanno sempre affascinato, molto più delle fiabe. Fin da piccolo mia nonna me le raccontava, ho dei ricordi vividi di quei momenti trascorsi con lei. Forse lo vedo anche come un genere più “facile” per me che sono assolutamente un neofita. L’ambientazione delle storie avviene nel bosco e le ho immaginate tutte nei boschi di Valmaggiore, il luogo in cui sono nato, crescuto e tuttora vivo e a cui sono particolarmente legato. Una piccola frazione di Asti, un piccolo paradiso, un posto bellissimo in cui vivere.

Ci tengo a sottolineare che non ho messo volutamente immagini e foto - e i  pochi disegni presenti sono stati fatti da me - per lasciare spazio alla fantasia e all’immaginazione dei bambini. Ognuno deve potersi sentire libero di immaginare, così come gli pare. Credo che sia proprio questa la bellezza della lettura…la possibilità di immaginare, senza porci limiti.

Il libro si può acquistare online e nelle librerie astigiane o contattando direttamente l’autore sui canali social.

Fabiana Lanfranco

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