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Economia e lavoro | 18 dicembre 2023, 07:45

Nessuna offerta per la Casa di riposo Città di Asti, con l'apertura delle buste

La base d'asta era di 9 milioni e 300mila euro. La fideiussione di Finpiemonte per il pagamento della mobilità per i dipendenti, scade il 31 dicembre. Il vicepresidente della giunta Carosso: "I dipendenti rimasti avranno la garanzia dello stipendio"

La fiaccolata di protesta lo scorso anno (MerfePhoto)

La fiaccolata di protesta lo scorso anno (MerfePhoto)

Ancora un nulla da fare per la Casa di riposo Città di Asti, fallita lo scorso anno.

Venerdì scorso presso lo studio del notaio Alessandro Scilabra di Torino, si sono aperte le buste delle offerte per aggiudicarsi la struttura con base d'asta di 9 milioni e 300mila euro, con un rialzo minimo, previsto dalla procedura di 50 mila euro

 

Nessun nome per la riapertura

Non ci sono state offerte, nessun nome per la riapertura dell'edificio di 19 mila metri quadri con circa 120 posti letto convenzionati con l'Asl.

Lo scorso anno, proprio in questi giorni il "funerale" della storica struttura e i circa 130 ospiti rimasti (su 300) erano stati trasferiti prima di chiudere per sempre il portone.

Sconcerto della città, disperazione di chi era rimasto senza lavoro (solo in parte i dipendenti sono stati ricollocati).

La più grande Casa di riposo del Piemonte aveva diverse ristrutturazioni da portare avanti, lavori talmente imponenti da non poter trovare soluzione.

Circa 20 i lavoratori in attesa di ricollocazione

Sono ancora una ventina gli ex lavoratori in attesa di essere ricollocati; alcuni andranno in pensione nel corso del 2024.

"Alcuni di noi - ci hanno riferito qualche giorno fa - non hanno ricevuto nessun tipo di proposta, altri, sono state convocati per dei colloqui ma poi scartate perché non hanno la completa abilità a svolgere la mansione".

Nel frattempo, la fideiussione di Finpiemonte che garantisce il pagamento della mobilità ( prevista per tutto il 2024) scadrà il 31 dicembre. "Non abbiamo nessun tipo di informazione su chi, se e quando ci verrà corrisposta l'indennità nei prossimi mesi: la preoccupazione è tanta" affermano: "È passato un anno e i risultati sono quelli che sono". 

Sottolinea il vicepresidente della Regione, l'astigiano Fabio Carosso: "Sono dispiaciuto contavo fosse un prodotto molto interessante data la struttura di grande qualità e il progetto che si potrebbe realizzare. Sono convinto che il tribunale e i commissari faranno le giuste valutazioni e sarà rivista al ribasso. Confidavo la vicenda si chiudesse prima. Tutti i dipendenti rimasti avranno la garanzia dello stipendio".

Betty Martinelli

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