Il consigliere comunale di minoranza Mario Malandrone torna sulla annosa vicenda della casa di riposo di Asti. (Leggi QUI).
Quando mancano due mesi al termine del 15 dicembre, fissato per la vendita dell'ex Maina (la base d'asta è di 9 milioni e 300 mila euro), Malandrone esprime tutti i suoi dubbi sulla futura struttura e torna ad esprimere le (non solo) sue preoccupazioni per il destino degli ex dipendenti.
"C'è già un bando e la struttura potrebbe essere riutilizzata, la speranza è che in qualche modo la struttura non rimanga vuota e inutilizzata. Certo son passati ormai dieci mesi dalla chiusura di una struttura pubblica che aveva una funzione sociale", sottolinea con amarezza. "Rimangono temi importanti: Abbiamo consegnato al privato tutta la questione di cura e rimane la questione dei 20 e passa lavoratori dell' ex Maina, nel bando non vi è una garanzia chiara".
Sottolineando poi come "la tutela per il reddito dei lavoratori scade a dicembre e il tempo passa...", il consigliere di minoranza guarda al futuro con preoccupazione: "La nuova struttura sarà in grado di dare una risposta sociale come quella che dava il Maina? Ho dei dubbi... Rimane la vergogna di una chiusura e della fine di una lunga storia pubblica".